La cardiologia di Tradate salva Gian Luca. E lui ricambia con un regalo originale

TRADATE – Alla cardiologia del Galmarini arriva un ringraziamento originale. Si tratta di una bustina di gel disinfettante per ogni operatore del reparto che ha contribuito a salvare la vita di Gian Luca. Che oggi, sabato 14 novembre, viene dimesso dopo un infarto del miocardio, trattato in urgenza nell’emodinamica del Circolo con un’angioplastica particolarmente complessa.

Un piccolo gesto per un grande cuore

Il ricovero in unità coronarica all’ospedale di Tradate prima e nel reparto di cardiologia poi sono state occasioni per il paziente di sperimentare la professionalità e gentilezza del personale sanitario. «Li ho voluti ringraziare con queste bustine personalizzate perché non mi hanno mai fatto mancare un sorriso e una parola di conforto in questi giorni complicati», dice il paziente.

Un piccolo gesto, che è stato però particolarmente apprezzato da tutto il reparto. «Un regalo di grande significato per noi», commenta la dottoressa Battistina Castiglioni, direttrice del Dipartimento cardiovascolare dell’azienda e della cardiologia del Galmarini. Che giunge in giorni complicati nei quali, per ottimizzare meglio spazi e risorse e contribuire a curare tutti i pazienti Covid e non Covid, la cardiologia di Tradate sta traslocando al quinto piano del Monoblocco dove a breve saranno disponibili 10 posti letto di Cardiologia e 20 posti letto di chirurgia, ortopedia e urologia.

Un trattamento di eccellenza

Gian Luca è stato sottoposto alle procedure di coronarografia e angioplastica grazie alla condivisione di un percorso che ha permesso di trattare i pazienti come se la cardiologia interventistica fosse presente anche nella sede di Tradate, ottimizzando così le risorse e creando un modello organizzativo più efficace ed efficiente.

«Come nella prima fase della pandemia – sottolinea Castiglioni – siamo stati riconosciuti come hub, ovvero come centro di riferimento regionale, per le urgenze cardiologiche interventistiche e, in questa seconda ondata, anche per la cardiochirurgia, ricevendo pazienti complessi con patologie cardiovascolari che vengono trattate e gestite grazie al supporto di infermieri, oss, tecnici e medici. Ancora una volta la squadra del cuore si è unita e compattata per rispondere in modo adeguato alle richieste, creando percorsi e rimodulando i modelli organizzativi, assicurando le prestazioni necessarie anche ai pazienti non Covid».

Un gesto spontaneo, che viene appunto da quel cuore che è stato curato, ma al quale il personale sanitario risponde con altrettanta gentilezza. «Siamo noi che vogliamo ringraziare Gian Luca e tutti i nostri pazienti, noi ci siamo per prenderci cura del loro cuore».

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