La Caserma Garibaldi e “l’inquilino del quinto piano”

varese ex caserma garibaldi

L’inquilino del quinto piano… Sembra il titolo di un film. Anzi, evoca precisamente quel vecchio film inquietante e grottesco di Roman Polanski, del 1976. Con una differenza: la fantasia del regista si fermava al terzo piano, il candidato sindaco della destra varesina, con guizzo situazionista si lancia sino al quinto. L’effetto, però, è lo stesso: imbarazzo, sconcerto e paura.

Eh, sì… Perché l’immaginazione del deputato della Repubblica di marca leghista, supera decisamente la realtà… Nei giorni scorsi ha illustrato il suo programma, articolato in 14 punti (quanti furono quelli del famoso discorso pronunciato dal presidente Thomas Woodrow Wilson di fronte al Congresso americano nel 1918, ha precisato con un pizzico di modestia). Tra questi, spicca la volontà di azzerare quanto sin qui è stato fatto e si sta facendo per recuperare l’ex Caserma «Garibaldi» al fine di trasferire in questo sito gli uffici comunali. In pratica, sostiene l’onorevole Bianchi, bisognerebbe buttare alle ortiche gli anni di lavoro e le risorse economiche investite per il polo culturale della città di Varese, che prevede attualmente spazi per bambini, famiglie, studenti e studiosi e la cui idea progettuale è stata condivisa dall’attuale Sindaco e dal Presidente della Regione Lombardia, per ripartire da zero e, chissà…, tra quattro, cinque anni o sei anni, concentrarvi «tutti gli uffici comunali, anche quelli sparsi in città». Ma…, attenzione! Il deputato della Repubblica italiana ha così dichiarato alla «Prealpina» del 22 settembre scorso: «resterebbe salva la destinazione del quinto piano dell’immobile ad Archivio del Moderno».

Ora, mi pare che, ad occhio, l’ex Caserma «Garibaldi» di piani ne abbia tre più un sottotetto, dove è prevista la collocazione di quel prestigioso patrimonio archivistico dell’Università della Svizzera italiana e attualmente depositato presso l’Accademia di architettura di Mendrisio. Di un quinto piano, nella realtà, non vi è traccia. Pertanto, o l’aspirante borgomastro non si è mai fatto una passeggiata in Piazza Repubblica o ha veramente intenzione di lanciare l’Archivio del moderno nel quinto piano immaginario della sua fantasia. Dispiace, invece, che sia piegato a pura propaganda e senza alcuna cognizione del sito e della sua storia un progetto di rilancio urbanistico e culturale, che solo pochi mesi fa, in occasione dell’avvio dei lavori di trasformazione della ex caserma, veniva celebrato ed esaltato dal Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana (si veda, a tal proposito, il bel servizio mandato in onda da Rete55 il 12 gennaio scorso).

Post scriptum: Il presidente Thomas Woodrow Wilson non è ricordato solo per i suoi 14 punti, che gli valsero il Premio Nobel per la Pace. Lo si ricorda anche per le sue posizioni razziste e segregazioniste, particolarmente sgradevoli anche per il tempo in cui visse. La prestigiosa università di Princeton ha di recente deciso di non associare più il nome di Wilson alla sua School of Public and International Affairs.

Enzo R. Laforgia
Consigliere comunale della Lista Progetto Concittadino