La chiesetta carolingia di Sumirago scrigno di arte e storia

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SUMIRAGO – Citata per la prima volta in un documento, la “Cartula Ordinationis”,  datato 850 d.C. e successivamente nel duecentesco “Liber Historiae Sanctorum Mediolani” di Goffredo da Bussero, la chiesa di Santa Maria, o della Beata Vergine della Purificazione, di Sumirago è stata restaurata nel 1992. L’intervento ha consentito di ricostruire la storia dell’antica parrocchiale sumiraghese, una delle rare reliquie dell’età carolingia, e in particolare l’individuazione dell’impianto originario risalente al IX secolo. L’edificio a navata unica fu ampliato in epoca tardo romanica, come dimostrano alcune monete ritrovate, coniate all’inizio del XIV secolo, e poi nuovamente modificato  alla metà del Cinquecento, nell’età della Controriforma, segnata dalle precise “ordinazioni” dell’arcivescovo Carlo Borromeo ai reggitori delle chiese locali. A quel periodo vanno fatti risalire gli affreschi di Santa Maria, tra cui spicca il ciclo absidale ispirato all’infanzia di Gesù,  in cui sono raffigurati la nascita del Salvatore, l’adorazione dei Magi, la presentazione al Tempio e la purificazione di Maria. Sono affreschi di pregevole fattura  tipici della pittura lombarda del Cinquecento che traggono ispirazione dalle opere di Masolino da Panicale nel Battistero della Collegiata di Castiglione Olona.chiesa sumirago affreschi
Nel corso dei restauri sono state riportate alla luce sepolture oggi visibili sotto la protezione di lastre di cristallo. Ulteriori modifiche, dalla sacrestia al campanile, sono state apportate alla chiesa anche in epoca moderna.
Da principio dipendente da Arsago Seprio, la chiesa di Santa Maria è stata la prima parrocchiale di Sumirago fino a quando, nel  Quattrocento, fu costruita la chiesa di San Lorenzo alla quale, verso la fine del secolo, fu trasferito il titolo parrocchiale. Di epoca medievale (XI secolo) è anche il campanile della chiesa di San Giovanni Evangelista, in via Alcide De Gasperi, fuori del nucleo abitato della frazione di Caidate. L’originaria chiesa romanica fu abbattuta e ricostruita nel XVIII secolo, quando anche la torre campanaria fu completamente intonacata e rialzata con la cella campanaria e la cuspide poligonale, innovazioni che occultarono il carattere romanico del campanile.

Fausto Bonoldi

DOVE  La chiesa di Santa Maria si trova al culmine della via San Lorenzo, in cima al paese.

QUANDO  La chiesa è aperta, dal giorno di Ognissanti a fine maggio, il mercoledì  per la santa messa delle 18. Nel mese di maggio, ogni sera  vi si recita il Santo Rosario alle 20.30. Per prenotare una visita occorre chiamare la segreteria parrocchiale al numero  0331 909066.

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