Provincia di Varese, un minorenne su dieci è malato di gioco d’azzardo

Gioco azzardo minorenni

SAMARATE – Tra il 66% e il 75% dei ragazzi ha praticato almeno un gioco d’azzardo nell’ultimo anno e, tra questi, due su tre sono minorenni e uno su tre ha meno di 16 anni. E’ inquietante il risultato del Progetto Azzardo BUGIArdo – finanziato da Regione Lombardia – con responsabile scientifico l’Associazione And Azzardo e Nuove Dipendenze di Samarate. Un’ampia ricerca sulle abitudini al gioco d’azzardo ha coinvolto gli studenti di tre scuole superiori del territorio (Isis Dalla Chiesa di Sesto Calende, Isis Ponti di Gallarate-Somma e Enaip di Varese) in collaborazione con il Dipartimento Neurofarba (Neuroscienze, psicologia, area del farmaco e salute del bambino) dell’Università di Firenze e il Chuv-Cje  (Centro Ospedaliero Universitario Vodese – Centro del Gioco Eccessivo) di Losanna, i cui risultati sono stati restituiti in un seminario che si è svolto a Gazzada l’8 giugno scorso. Si è trattato di due ricerche parallele ha hanno coinvolto complessivamente un centinaio di classi, quasi 2mila studenti tra i 14 e 19 anni.

Gioco azzardo minorenni

Sono i genitori a dare ai ragazzi i soldi per giocare

Per giocare d’azzardo i ragazzi usano i risparmi, ma non è raro che siano proprio i genitori a dare loro i soldi che poi finiscono nel gioco. Sono molti a giocare nei bar e nei tabaccai, anche sotto i 16 anni. I minorenni acquistano Gratta e Vinci (29%), scommettono a soldi tra amici (28%), fanno scommesse sportive in punti vendita autorizzati (17%), praticano giochi di carte a soldi (10%). Ma anche giocano agli apparecchi (SLOT e VLT) in modo non trascurabile (7%) in considerazione della loro età: nei bar (4%) e nelle sale dedicate (3%). Il tasso di gioco problematico è alto soprattutto tra i minorenni. Nel campione totale, a prescindere dalla frequenza di gioco, con domande su alcuni comportamenti civetta (che non hanno quindi un valore diagnostico ma solo indicativo) è stato rilevato un probabile disturbo da gioco d’azzardo almeno nell’1,2 % dei maschi e nel 0,76% delle femmine.

Gioco azzardo minorenni

Uno su quattro gioca tutte le settimane

L’approfondimento svolto sui 446 studenti frequentanti la classe terza (età media circa 17 anni) ha dato quindi modo di osservare che tra coloro che avevano praticato almeno un gioco d’azzardo nell’ultimo anno il 23% è risultato giocare in modo regolare, cioè settimanalmente o quotidianamente. Attraverso l’utilizzo di uno specifico test diagnostico, è stato rilevato che il 10% degli studenti è da considerarsi giocatore a rischio, cioè esibisce alcuni segni di comportamento patologico, anche se in forma sporadica e per sintomi relativamente più lievi, e il 7% è classificabile come giocatore con disturbo, cioè ha una condotta di gioco connotata da frequenti sintomi tipici di un comportamento patologico. «Le nostre rilevazioni hanno riconfermato quanto già emerso da altre recenti ricerche», spiega Daniela Capitanucci di And. «Anche i ragazzi giocano d’azzardo; persino i minorenni sono già molto implicati in questa attività a loro vietata: cominciano presto,  spesso con coetanei minorenni, ma non raramente anche con familiari adulti. Questo è un segno evidente dell’effetto normalizzazione al quale l’industria – e non solo – ha lavorato nell’ultimo quindicennio, determinando l’assimilazione di questo fenomeno come normale e accettato  nella nostra cultura, al punto che sono gli stessi genitori o nonni a condividere attività di gioco d’azzardo con i loro figli e nipoti. Un Gratta e Vinci o una scommessa in famiglia non si nega a nessuno: neppure ad un minorenne, nella scarsa consapevolezza dei rischi».

Gioco azzardo minorenni – MALPENSA24