La lezione di umiltà di monsignor Livetti: «San Giovanni ci allena al passo indietro»

BUSTO ARSIZIO – «San Giovanni? L’allenatore di tutti noi alla ginnastica del passo indietro». Parola di monsignor Claudio Livetti, 90 anni compiuti tre giorni fa (il 21 giugno), che offre una lezione magistrale alla città radunata per la festa Patronale. Ma soprattutto alla politica che si prepara ad una campagna elettorale “bollente”, quando fa notare che «Giovanni Battista insegna a scendere dalla predella, a promettere solo ciò che si può mantenere e a rispettare tutti, specialmente i più deboli». Livetti, già Prevosto e Decano di Busto Arsizio dal 1986 al 2008, è uno che non si è mai tirato indietro quando c’era da tirare le orecchie ai potenti, tanto che passò alla storia una sua requisitoria dal pulpito contro Tangentopoli in un “Te Deum” agli inizi degli anni ’90.

L’omelia per la Patronale

Nell’omelia della Patronale Livetti si riferisce in primis a se stesso, fresco del traguardo dei 90 anni festeggiato all’istituto La Provvidenza dove vive, ma parla chiaramente anche “a suocera perché nuora intenda”, come si dice in gergo. Di fronte al gotha della politica bustocca, radunato in prima fila nella Basilica di San Giovanni per la tradizionale Messa solenne della Patronale che segue le celebrazioni civili della Giornata del Ringraziamento, sfodera un magistrale panegirico sul Battista che è anche una raffinata ed arguta lezione a chi si impegna per amministrare e rappresentare la città.

«Nessun discorso programmatico»

«Ringrazio il signor Prevosto, mio alunno in seminario, ringrazio il signor sindaco e tutte le autorità convenute e tutti voi presenti per onorare San Giovanni Battista ma anche per chiedere al Signore che mi conceda gli anni che Egli desidera» introduce monsignor Livetti, avvertendo: «Non faccio nessun discorso programmatico come quando ero un Prevosto, qualcuno diceva terribile ma non era vero…». Il sacerdote parte da «tre fotogrammi», per parlare delle analogie tra Giovanni Battista e Gesù: «Un inizio prodigioso e gioioso, un battesimo significativo, un glorioso martirio». Ricordando che il Battista dirà del Cristo «lui deve crescere, io invece diminuire» e che «con umiltà si lascia scavalcare senza rammarico e si lascia smentire da Gesù».

La lezione del Patrono

Poi la chiosa dell’omelia di monsignor Livetti è da antologia: «Giovanni Battista insegna tutti a scendere dalla predella, non credendosi supereroi dotati di superpoteri. Insegna a parlare poco dicendo soltanto cose vere, utili e di cui si è sicuri. Insegna a promettere solo ciò che si può mantenere. Insegna a fare unicamente ciò che è buono e che serve al prossimo. Insegna a rispettare tutti, specialmente i più deboli e i più indifesi. A me, giunto a novant’anni, San Giovanni Battista suggerisce di non darmi delle arie perché sono il prevosto più longevo da 100 anni a questa parte. La vita lunga non è un merito, la longevità è un dono, ed è un invito a farsi in disparte nel nascondimento e nella preghiera. Grazie Giovanni Battista per quello che ci insegni. Sii davvero l’allenatore di tutti noi alla ginnastica del passo indietro».

Il discorso del Prevosto

La civica benemerenza alla Croce Rossa. E tutti i grazie di Busto per la patronale

busto arsizio livetti san giovanni – MALPENSA24