La civica benemerenza alla Croce Rossa. E tutti i grazie di Busto per la patronale

BUSTO ARSIZIO – Quando la bandiera italiana svela la lastra di marmo dei “cittadini benemeriti” su cui è scolpito il riconoscimento della civica benemerenza alla Croce Rossa Italiana-comitato di Busto Arsizio, scatta l’applauso. «Dopo il nome di Roberto Stella» fa notare il sindaco Emanuele Antonelli alla presidente della CRI Simona Sangalli. Che ribatte: «Per noi è un onore». Per il secondo anno consecutivo, dopo la Giornata del Ringraziamento del 2020 che era stata posticipata all’inizio dell’autunno, poco prima della seconda ondata del Covid, è soprattutto la pandemia a caratterizzare i riconoscimenti che vengono attribuiti. Oltre alla Croce Rossa, il “palcoscenico” di palazzo Gilardoni ospita anche i gruppi di Protezione Civile “Augustus” e “Garibaldi”, il gruppo Alpini e la LILT, oltre ai vertici di tutte le forze dell’ordine che operano in città, ai quali viene rivolto «un grazie speciale» dal sindaco e dall’assessore alla sicurezza Massimo Rogora.

La civica benemerenza

La massima onorificenza della città va al comitato di Busto Arsizio della Croce Rossa Italiana, «per l’impegno e la passione nell’opera quotidiana, assicurata con competenza e professionalità eccellente, tempestività e soprattutto con grande umanità». Visibilmente emozionata la presidente Simona Sangalli, accompagnata dal vicepresidente Giulio Turconi, rivolge un appello alla città che tanto sentono vicina: «Cerchiamo di essere ancora tutti uniti anche dopo, speriamo, la pandemia».

La ripartenza

È la patronale della ripartenza. Lo sottolinea il sindaco Emanuele Antonelli, che coglie l’occasione per rivolgere i ringraziamenti a tutti i collaboratori ricordando che «questa Patronale avrebbe dovuto essere la prima occasione pubblica della nuova amministrazione», se non ci fosse stato il rinvio del voto in autunno. Il presidente del consiglio comunale Valerio Mariani, esponente dell’opposizione, parla di «eccellenze che danno il segno di una città che cresce e cambia. Leader non solo nelle dinamiche del lavoro, ma anche nello sport e nella cultura. E che danno una grandissima responsabilità a chi s’impegna per rappresentare la città»

Tutti i riconoscimenti

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Si parte dai “grazie” alle Forze dell’Ordine «per l’abnegazione, la professionalità, lo spirito di servizio con cui operano a vantaggio della collettività». In particolare per i Carabinieri al vice brigadiere Vittorio Alessio di Gaetano e all’appuntato Christian Mark Testa; per la Polizia di Stato all’assistente capo coordinatore Marco Pontiroli, all’assistente capo Antonio Petruccelli, all’assistente capo Igor Zanchelli; per la Polizia locale all’assistente scelto Salvatore Messina, all’agente scelto Marco Chiantore, al sovraintendente Rocco Femìa. Un riconoscimento speciale anche a tutti i comandanti, in rappresentanza del personale per l’impegno a favore dell’interesse pubblico. «Sotto le divise ci sono uomini, donne e cuori – sottolinea l’assessore Max Rogora – a volte vengono attaccati sui social per una multa, ma fanno un lavoro straordinario, a volte invisibile, e centrano grandi risultati».

Come da tradizione, vengono consegnati gli attestati ai dipendenti comunali con oltre 25 anni di servizio e che hanno cessato il lavoro da giugno 2019, con l’assessore al personale Gigi Farioli che rivendica «la tradizione di Busto di valorizzare chi serve la pubblica amministrazione con pazienza, fedeltà e coerenza», anche rispetto ad un «clima che spesso li tende a svalutare e sottovalutare»

Ringraziamenti anche ai concittadini che hanno ricevuto l’onorificenza dell’Ordine “al Merito della Repubblica Italiana”, Enrico Baila, Roberto Brambilla e Francesco Caseri, e ai “Maestri del Lavoro” Renzo LampertiMaurizio Nebuloni, Alessandra Buraglio e Walter Pizzoni, accompagnati dal console provinciale della Federazione maestri del lavoro d’Italia Emilio Frascoli,

Altri riconoscimenti per i successi sportivi, conseguiti «nonostante le difficoltà» di allenarsi (rispettivamente per l’indisponibilità della piscina Manara e per l’angusta sede in attesa del palaginnastica), alla Busto Nuoto Syncro e alla Pro Patria Ginnastica. Per il fair play al capitano della Pro Patria Riccardo Colombo, accompagnato dalla presidente dei “Tigrotti” Patrizia Testa, che sottolinea «l’esempio positivo che il calcio della nostra città ha trasmesso a livello nazionale». Ringraziamenti anche alle Cuffie colorate del presidente Silvano Trupia, e all’architetto Augusto Spada, per la passione con cui fa conoscere la storia della città.

Il “premio Olga Fiorini”, attribuito a persone che abbiano speso importante parte della propria vita al fine di educare e formare le giovani generazioni, è stato consegnato da Cinzia e Mauro Ghisellini al professor Giovanni Mocchetti, già preside del liceo Pascal. Che ha ricordato che «si educa attraverso quello che si dice, ma soprattutto quello che si fa e quello che si è».

Il premio Enrico dell’Acqua – difendere e garantire il futuro” è stato invece assegnato al designer bustocco di automobili Ercole Spada. «Come Dell’Acqua è stato pioniere dell’esportazione, io ho avuto la possibilità di esportare all’estero la bellezza e la cultura italiana». La vicesindaco e assessore alla cultura e allo sviluppo del territorio Manuela Maffioli, ricordando la ripartenza della cultura dopo l’anno della pandemia, ha idealmente allargato il premio «a tutte le persone che hanno contribuito a fare grande Busto con l’ingegno».

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