Laveno, gli ex magazzini ferroviari saranno una scuola per artigiani del lago

officine dell'acqua

LAVENO MOMBELLO – I magazzini ferroviari di fine Ottocento, abbandonati da oltre 30 anni, trovano una nuova vita all’insegna della cultura e della formazione. Succede a Laveno Mombello, grazie all’impegno di Avev, Associazione Vele d’Epoca Verbano. Una prima parte dello stabile è stata riqualificata e inaugurata oggi, giovedì 24 giugno, alla presenza delle autorità. Il progetto proseguirà con la creazione di una scuola per maestri d’ascia.

Un luogo pieno di storia

“Officine dell’Acqua” è il nome scelto per il progetto che ridà nuova vita allo storico Magazzino Merci Ferroviario. Un edificio realizzato nel 1886 a supporto dell’adiacente stazione di Laveno Mombello e a pochi passi dal porto commerciale, all’epoca il più importante della sponda lombarda. Lo stabile, ormai in disuso da decenni, ha una superficie complessiva di 1650 metri quadri. Uno spazio importante, sia nelle dimensioni che per la sua storia e la sua posizione strategica, a cui Avev ha voluto dare un futuro. L’idea è quella di trasformare un luogo abbandonato in un centro di aggregazione sociale. «Officine dell’Acqua – ha commentato Paolo Sivelli, direttore di Avev e responsabile del progetto – offrono, attraverso la rigenerazione di uno spazio urbano dimenticato, una grande opportunità sociale, culturale e turistica».

Una scuola per artigiani del lago

Il lavoro di riqualificazione dell’area ha già portato i suoi primi frutti, con l’apertura di uno spazio espositivo che mette in mostra antiche imbarcazioni in legno. Un assaggio di quello che sarà l’intervento una volta concluso: un luogo votato alla cultura e al sapere. Non sarà infatti solo un semplice museo, ma un incubatore per giovani talenti, fulcro di attività formative legate all’artigianato tradizionale. Qui sorgerà un laboratorio didattico per la futura formazione di maestri d’ascia e carpentieri. Una scuola di restauro e costruzione di imbarcazioni della tradizione lacustre: antichi mestieri legati al lago che oggi stanno scomparendo. Sarà una realtà unica in tutto il sud Europa.

Il sostegno delle istituzioni

Ci saranno anche un ufficio turistico, la Biblioteca dell’acqua e del legno, con annessa area studio e attrezzatura polifunzionale per convegni e meeting. Il progetto coinvolgerà aziende e realtà locali, con l’utilizzo di materie prime a km zero, come le pavimentazioni in legno di castagno. I lavori di impiantistica avranno l’obiettivo di rendere la struttura il meno possibile impattante da un punto di vista dei consumi, con un sistema di riscaldamento con pompa geotermica e l’approvvigionamento elettrico tramite impianto fotovoltaico. Il progetto ha il sostegno del Comune di Laveno Mombello, di Ferrovie Nord e Regione Lombardia. Presente all’inaugurazione l’assessore regionale alla cultura Stefano Bruno Galli, che ha sottolineato l’importanza di avvicinare i giovani alle tradizioni artigianali del territorio.

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Le autorità intervenute alla presentazione nella foto di Matteo Aldeni