La popolazione invecchia. La Fondazione Iseni discute come affrontare l’emergenza

convegno fondazione inseni

ORTA SAN GIULIO – Un tema, la cronicità, destinato a trasformarsi in emergenza da qui a qualche anno. Una questione che, con l’aumento delle aspettative di vita, richiede risposte scientifiche e mediche accanto a una politica sanitaria che preveda cure e assistenza continuativa per una popolazione che va via via invecchiando. E cronicizza le malattie. Di questo si parla oggi, sabato 26 ottobre, all’hotel San Rocco di Orta San Giulio, in un congresso organizzato dalla Fondazione Iseni y Nervi di Lonate Pozzolo con il patrocinio dell’Università La Sapienza di Roma, del Coni e di una serie di enti istituzionali e privati. Confronto a tutto campo, introdotto da Fabrizio Iseni, presidente della stessa Fondazione; confronto che vede coinvolti cattedratici, specialisti, politici e economisti. Perché il problema è anche economico, di sostenibilità delle risorse a fronte di un’urgenza sottovalutata rispetto alle prospettive di una crescita esponenziale della vecchiaia. Lo confermano i dati demografici: l’invecchiamento della popolazione è un elemento strutturale. In altre parole: si vive più a lungo. Constatazione positiva a fronte però delle necessità e delle emergenze sanitarie che ciò comporta.

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Il supporto della tecnologia

E allora, come afferma Andrea Macchi, direttore generale degli istituti di cura Iseni, un decisivo sostegno può arrivare dalla tecnologia nella gestione diagnostica e terapeutica, consentendo così di migliorare la qualità di vita. Ma la tecnologia presuppone investimenti e, gli investimenti, sono il frutto di risorse. Traduzione: servono soldi. E, prima ancora, occorre la consapevolezza del problema che insorge, aumenta, si diffonde in modo inarrestabile, endemico in tutto il Paese.

L’inerzia della politica

Qui sta il punto: che cosa sta facendo la politica per la popolazione anziana? Quale progettualità, quale risposta sanitaria e assistenziale? Dove sono gli interventi per mettere al riparo la società dai rischi di una eccessiva senescenza della collettività? Beppe Grillo si inventa la stravagante e offensiva idea che alla terza età deve essere precluso l’esercizio del voto. Di cosa stiamo parlando? E’ questo il grado di conoscenza rispetto ai reali problemi degli anziani? Come è possibile scuotere i Palazzi e evitare una devastante inerzia che si cerca di nascondere con le chiacchiere? Discorso che vale in linea generale, perché, come si sa, esistono le eccezioni. Come la riforma sanitaria della Regione Lombardia, firmata Roberto Maroni, che si ripromette appunto di gestire le cronicità. Però c’è un però: la sua applicazione ancora non decolla. Il rischio è che gli innovativi concetti assistenziali rimangano tutti o in parte soltanto sulla carta.

Prevenzione e stili di vita

Risorse da declinare con prevenzione. Stili di vita, insomma, da divulgare attraverso campagne informative che, una volta di più, rimandano alle scelte della classe dirigente. Tematiche sostanziali, declinate durante il congresso (i lavori si concluderanno domani, domenica 27) con gli aspetti medici e le principali novità “nell’ambito della prevenzione cardiovascolare, della diagnostica, della terapia farmacologica, delle strategie riabilitative e della terapia interventistica”. Una serie di aspetti scientifici che la Fondazione Iseni y Nervi propone quali argomenti da approfondire nell’ottavo congresso delle Giornate Cardiologiche del Centro Cuore Milano-Malpensa, iniziativa presentata alcune settimana fa nella prestigiosa sede di Palazzo Giustiniani a Roma, e ora concretizzata nella suggestiva e calma cornice del lago d’Orta.

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