La Protezione Civile di Jerago con Orago celebra i suoi primi vent’anni. «Operando»

JERAGO CON ORAGO – Non poteva che essere celebrato con una due-giorni di esercitazioni il ventesimo anniversario dell’organizzazione di volontariato Prociv AIB JO 2002, che rappresenta il gruppo di Protezione Civile del paese. «Un modo molto concreto e pragmatico, ma anche estremamente significativo, di celebrare un’associazione: operando» le parole del sindaco di Jerago con Orago Emilio Aliverti, che ha testimoniato la vicinanza e la gratitudine della comunità che rappresenta, affiancato da tre suoi predecessori, Giorgio Ginelli, Eliseo Valenti e Ferruccio Bossi, ma anche dal vicepresidente della Provincia di Varese Alberto Barcaro e dai militari della stazione dei Carabinieri di Albizzate, oltre che dai rappresentanti dei gruppi di Protezione Civile della Zona 3 che da anni lavorano in sinergia con AIB JO 2002.

La cerimonia

I mezzi esposti in Piazza Don Mauri, le esercitazioni e la sede aperta al pubblico per le visite: così l’associazione, attualmente presieduta da Marco Cassanelli, con il suo vice Mario Scaltritti, ha voluto festeggiare i suoi primi vent’anni. Che si sono idealmente condensati nella commozione di Doriano Vangelista, lo storico responsabile e fondatore della Prociv di Jerago con Orago, che ha ricordato le origini del gruppo, ai tempi dell’alluvione di Alessandria del 1994, «eravamo in 4, un tecnico comunale, uno stradino, l’attuale comandante dei vigili (Giorgio Gusmeroli) e io. Un po’ allo sbando, ma con tanta voglia di fare». Poi la prima idrovora recuperata a Mornago, il primo gruppo di volontari tra cui Claudio Carnini, Elia Lazzaroni, Franco Cassanelli, Sergio Carboniani, fino all’acquisto dei primi badili, secchi e carriole grazie ad una donazione di un’azienda di Orago che produce affettatrici. Da allora il gruppo, spiega Vangelista, «è cresciuto e si è evoluto, ha affrontato diverse emergenze, e nel 2002, vent’anni fa, ha compiuto un passo decisivo trasformandosi in associazione». Seguito dalla realizzazione della sede operativa di piazza Don Mauri, a fianco della palestra comunale, fondamentale soprattutto per le attività di formazione continua. I volontari di AIB JO 2002 hanno prestato la loro attività in tanti scenari, dai terremoti in Molise e in Abruzzo ai funerali di San Giovanni Paolo II, ma soprattutto «nell’attività, pressoché quotidiana, sul territorio», come sottolinea il sindaco Aliverti. Essenziale anche durante i lockdown Covid. Oggi il gruppo conta su 22 volontari, più due che attendono di completare il corso di formazione per poter diventare effettivi.

Le voci

«Il volontariato di Protezione civile è un argine fondamentale ai problemi del territorio» il tributo del primo cittadino. «L’impegno e la specializzazione dei volontari sono fondamentali per offrire protezione alla collettività, per aumentare il senso di sicurezza percepita e quindi la qualità di vita del paese». Ospite speciale, il fondatore della “Zona 3” della Protezione Civile provinciale Maurizio Magrin, che ha ricordato «l’importanza della condivisione e della collaborazione», con la Zona 3 che proprio «nata per creare sinergia tra i vari gruppi, che devono essere formati nello stesso modo». Il vicepresidente della Provincia di Varese, delegato alla Protezione Civile, Alberto Barcaro, ha ribadito «la vicinanza» dell’ente di villa Recalcati e ricordato il ruolo che potranno svolgere i volontari anche in questo periodo di crisi idrica.

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