La Regione “condanna” la biglietteria di Canegrate: bocciata mozione dei 5 Stelle

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CANEGRATE – Niente da fare: la sorte della biglietteria di Canegrate è segnata e dal 1° aprile chiuderà per sempre. Un brutto scherzo per i tanti viaggiatori che prendono il treno in stazione. Il Consiglio regionale della Lombardia ha infatti bocciato oggi, martedì 23 febbraio, la mozione urgente presentata dal consigliere del Movimento 5 Stelle, Nicola Di Marco, contro la chiusura o la rimodulazione dell’orario di dieci biglietterie Trenord. Il voto arriva all’indomani della lettera scritta a Rfi dal sindaco di Canegrate, Roberto Colombo, che lamentava il degrado nelle pertinenze della stazione (nella foto) e, appunto, la decisione di chiudere definitivamente la biglietteria.

«Pendolari e viaggiatori non interessano»

Negli ultimi mesi sono già state chiuse, fra le altre, le biglietterie di Sesto Calende, Tradate, Abbiategrasso mentre a inizio febbraio Trenord ha presentato una proposta di riorganizzazione e razionalizzazione della propria rete di vendita che prevede la chiusura dal 1° aprile delle biglietterie di Vanzago-Pogliano, Malnate, Canegrate, Novate Milanese per citarne solo alcune, mentre per altre ancora è prevista una rimodulazione dell’orario di apertura. «Abbiamo chiesto alla Giunta regionale – spiega Di Marco – un impegno per evitare sia la chiusura che la rimodulazione degli orari di questi punti vendita, quando le attività riprenderanno a pieno regime, perché sarebbe estremamente penalizzante per gli utenti, ma abbiamo ottenuto una bocciatura dal Consiglio. Questo dimostra che la maggioranza non considera gli interessi di pendolari e viaggiatori. La bocciatura è giustificata dal fatto che parte delle rimodulazioni, già in essere, non hanno generato particolari problemi nel 2020 ma è evidente che il 2020, anno della pandemia, non sia un periodo giusto di confronto in quanto la maggior parte dei pendolari non ha utilizzato i mezzi di trasporto o si è giustamente rivolto al digitale. Così vengono sempre meno servizi per i cittadini con un ulteriore ostacolo all’accesso ai trasporti pubblici».

«Così le stazioni diventano terra di nessuno»

Il consigliere pentastellato osserva poi come con la mozione «chiedevamo inoltre che la Giunta Fontana si facesse promotrice di un tavolo di confronto con Trenord e i gestori delle stazioni per poter definire una strategia per valorizzare il ruolo delle biglietterie, da non vedere più come sola vendita di titoli di viaggio ma in un’ottica di innovazione con l’ampliamento dei servizi da offrire al pubblico. Dopo questa bocciatura non ci fermeremo e continueremo a proporre soluzioni alternative alla chiusura di questi servizi fondamentali nelle stazioni, che senza questi luoghi rischierebbero di diventare terra di nessuno».

Rinviata in commissione altra mozione del Pd

Sullo stesso argomento, è stata rinviata in sede deliberante all’esame della commissione Territorio la mozione presentata dal Partito democratico (primo firmatario il consigliere regionale Luigi Ponti) sulle chiusure delle biglietterie di Trenord. Il documento chiede un ripensamento del piano di riorganizzazione e razionalizzazione messo a punto da Trenord.

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