LA RICETTA DEL DOTTORE Pasta con fave e pomodorini del Piennolo

Semplice e veloce. Proteine vegetali e cereali per un pasto unico.

INGREDIENTI

  • Pasta integrale corta
  • fave secche
  • pomodorini a grappolo
  • olio
  • pepe (le quantità in base all’appetito)

PREPARAZIONE

Mettiamo in ammollo le fave la sera prima. Cuociamole per 30-40 minuti finché saranno morbide e quasi sfatte. Tagliamo i pomodorini in quarti, aggiungiamoli alle fave, un giro di olio e mescoliamo bene.

Cuociamo la pasta, scoliamola, versiamola nel condimento di fave e pomodorini. Impiattiamo e spolveriamo con del pepe.

Per la scelta dei pomodorini, se volete una leccornia e riuscite a trovarli, senza ombra di dubbio i pomodorini vesuviani del Piennolo D.O.P. unici per tipicità, rusticità e qualità organolettiche con sapore vivace ed intenso dolce-acidulo. Inoltre conservabili secondo l’antica pratica “al piennolo” cioè legando fra di loro alcuni grappoli o “scocche” di pomodorini maturi, fino a formare un grande grappolo che viene poi sospeso in locali aerati, assicurando così l’ottimale conservazione del prezioso raccolto fino al termine dell’inverno. Nel corso dei mesi il pomodorino, pur perdendo turgore, assume un sapore unico e delizioso, apprezzato particolarmente per preparare sughi. La lunga maturazione e conservazione  che permette di consumare il prodotto “al naturale” fino alla primavera seguente è dovuta proprio alle caratteristiche di elevata del pomodorino stesso: consistenza della buccia, forza di attaccatura al peduncolo, alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili qualità organolettiche che non subiscono alterazioni e profondamente legate ai fattori pedoclimatici tipici dell’area geografica di coltivazione come il suolo di origine vulcanica, costituito da materiale piroclastico originato dagli eventi eruttivi del complesso Somma-Vesuvio.

Le fave sono legumi, frutto dei baccelli (Vicia Faba, appartenente alla famiglia delle Leguminose) ricchi di proteine, in quantità superiore ai fagioli, di fibre, nonché di vitamina C e potassio. Grazie al generoso contenuto di ferro aiutano a contrastare l’anemia, mentre la presenza di vitamina A permette di favorire il benessere della pelle.

Le fave aiutano a favorire il buon funzionamento dell’intestino apportando una buona quantità di fibre, che possono inoltre aiutare a contrastare malattie cardiovascolari e diabete controllando l’assorbimento intestinale di colesterolo e zuccheri, aiutando così a ridurre colesterolemia e glicemia. Le vitamine del gruppo B favoriscono il buon funzionamento del metabolismo, mentre la vitamina A e la vitamina C forniscono una protezione antiossidante. La vitamina C aiuta inoltre a rispondere efficacemente alle infezioni. Fra i minerali, fosforo e calcio sono alleati della salute di ossa e denti, mentre il ferro è importante per la produzione dei globuli rossi.

Le fave non devono essere mangiate in caso di favismo e potrebbero essere controindicate a chi è predisposto ai calcoli; possono interagire con gli ossazolidinoni, come il linezolid per cui in caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico.

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