La rinascita di San Vito attraverso la musica

SOMMA LOMBARDO – Continua la rinascita di San Vito attraverso la musica. Sabato 14 aprile la chiesa cinquecentesca di via Mameli a Somma Lombardo ospita il chitarrista Emanuele Segre.

Musica per l’arte

E’un concerto di qualità, così come di altissimo livello sono state finora le esibizioni inserite nel cartellone realizzato dagli “Amici della chiesa di San Vito” per raccogliere fondi da destinare al restauro della chiesa, piccolo gioiello del centro storico sommese che negli Anni Ottanta era stato abbandonato e trasformato in un magazzino.
La stagione concertistica era iniziata lo scorso novembre e proseguirà per altri due mesi. Il 13 maggio l’appuntamento è con il gruppo musicale di Marcello Pennuto e il 15 giugno con l’orchestra di fisarmoniche di Livia Bisighini, la “Fisorchestra Pentagramma”.

Gli affreschi del ‘500

I fondi raccolti serviranno per completare il restauro e riportare alla luce gli affreschi che impreziosiscono le pareti della navata centrale. Una indagine stratigrafica, infatti, ha rilevato la presenza di preziosi dipinti sotto lo strato di tinteggiatura oggi presente. Rimuoverlo è l’ennesimo ambizioso obiettivo di una onlus, presieduta da Walter Camarda, che in vent’anni di attività ha già recuperato il prezioso organo Biroldi, restaurato il pavimento dell’abside, le cappelle dell’Annunciazione e della Beata Vergine del Carmelo, oltre al rifacimento del tetto e dell’impianto di riscaldamento. In particolare il restauro completo della splendida cappella della Beata Vergine del Carmelo ha fatto riemergere preziosi affreschi cinquecenteschi che  raffigurano San Carlo adorante la Vergine, angeli con le ali e una veduta della chiesetta di San Vito posta alla sommità di una collina verde con ampi prati attorno. Nel 2016 è stato preparato un progetto generale di tutti i lavori di restauro ancora necessari (pareti, finestre e soffitto navata, pareti e soffitto transetto, volta coro) che l’ex prevosto don Franco Gallivanone è riuscito a far approvare sia dalla Soprintendenza che dalla Curia.