La rivoluzione di “Fili” sbarca in piazza a Busto. «Il cantiere alle Nord tra due anni»

ll rendering del Progetto FIli sull'area delle Nord di Busto Arsizio

BUSTO ARSIZIO – Il roadshow del Progetto Fili fa tappa a Busto Arsizio, con uno stand in piazza San Giovanni per mostrare la «rivoluzione» sull’asse Cadorna-Malpensa che passerà dall’area delle Nord, il comparto attorno alla seconda stazione ferroviaria di Busto che «da quarant’anni attende di essere sbloccato», come ricordato dal sindaco Emanuele Antonelli, che ha tagliato il nastro insieme al governatore della Lombardia Attilio Fontana. «Il cantiere? Prenderà il via nel giro di due anni» annuncia il presidente di FNM Andrea Gibelli.

Il progetto

“Fili” è uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana ed extraurbana in Europa. In piazza San Giovanni fino al 27 novembre si potrà visitare un “tunnel” verde che mostra i rendering dei sei interventi che cambieranno il volto dell’asse Milano-Malpensa, tra cui la riqualificazione della stazione di Busto Nord, «per permettere ai cittadini di conoscere più da vicino, anche attraverso un’esperienza immersiva e strumenti interattivi», l’ambiziosa sfida che Ferrovie Nord, in sinergia con Regione Lombardia, ha lanciato «durante la pandemia, pensando già al dopo», come spiega Gibelli, «per rammendare il territorio rispetto all’urbanizzazione che lo caratterizza. Il segreto? La mobilità come fattore abilitante dello sviluppo».

I numeri

I numeri del progetto sono imponenti. A partire dai due milioni di metri quadrati di superficie interessata, di cui 188mila metri quadrati sulle quattro stazioni di Cadorna, Bovisa, Saronno e Busto Arsizio. Elementi chiave sono, da un lato, i 54 chilometri di superstrada ciclabile lungo i binari della ferrovia tra Cadorna e Malpensa, che «di fatto sarà una ciclovia di livello nazionale», come sottolinea l’assessore alle infrastrutture Claudia Maria Terzi, e, dall’altro, la foresta lineare lungo 41mila ettari di terreno che verranno piantumati, che a Busto renderà possibile il sogno della “promenade”, immaginata per prima dall’allora assessore (oggi europarlamentare) Isabella Tovaglieri, sulle aree dell’interramento ferroviario delle Nord.

Degrado addio

«Con Fili e con altri progetti che fanno riferimento a bandi regionali – spiega il presidente Attilio Fontana facendo riferimento ai 15 milioni di euro assegnati a “Breathe generations” per la rigenerazione dell’area mercato – Busto Arsizio diventerà una città ancora più bella. Ciò avverrà grazie a interventi che andranno a recuperare porzioni di territorio da troppo tempo abbandonate e degradate». La trasformazione dell’area delle Nord, che dovrebbe completarsi tra il 2026 e il 2028, si completerà grazie ad una serie di interventi privati, a partire dal nuovo “senior living” di Domitys che sorgerà in via Monti.

La rivoluzione a Busto

«Fili è un progetto che richiama il tessile, e per noi il filo è sempre stato lavoro, economia e sviluppo – le parole del sindaco Emanuele Antonelli – grazie all’intervento pubblico riusciamo a intervenire per riconsegnare ai cittadini e alla città un’area ferma da circa quarant’anni. E i finanziamenti di Regione Lombardia hanno fatto da volano ai privati che stanno a loro volta investendo su quel comparto». La vicesindaco Manuela Maffioli parla di «un punto di partenza, significativo di un nuovo modo di concepire la città». In prima linea anche l’assessore all’urbanistica Giorgio Mariani, che segue la partita da vicino e che in passato ha sintetizzato la rivoluzione del comparto delle Nord richiamando il concetto del “Rinascimento bustocco”.

busto arsizio fili area nord – MALPENSA24