La storia industriale di Busto in 5 tappe: in vetrina alle Giornate FAI di Primavera

BUSTO ARSIZIO – Porte aperte ad alcuni simboli della storia industriale di Busto: sabato 15 e domenica 16 maggio le “Giornate Fai di Primavera”, iniziativa giunta alla 29esima edizione, faranno tappa in cinque siti, il Museo del Tessile, i Molini Marzoli, l’Agorà della Scherma, l’ex Macello civico di via Magenta, e l’ex Ditta Grassi, oggi Rudolf Group, in via Zappellini. Una vetrina per il turismo industriale, su cui l’amministrazione sta puntando forte.

Le Giornate FAI di Primavera

Le Giornate FAI di Primavera sono un «evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi»: nel weekend del 15-16 maggio prevede 600 aperture in 300 città, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria. «La più grande festa di piazza dedicata al patrimonio culturale italiano» come la definisce il Fondo per l’Ambiente Italiano. La delegazione FAI del Seprio, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Busto Arsizio, ha scelto di affrontare «il tema dell’archeologia industriale e del rapporto tra lo sviluppo industriale di fine Ottocento/inizi Novecento e lo sviluppo urbanistico della città».

Il turismo industriale a Busto

«Busto Arsizio ha tanto da raccontare su questo tema  – spiega la vicesindaco e assessore a identità e cultura Manuela Maffioli – le giornate saranno un’occasione speciale per tanti bustocchi di conoscere luoghi di cui hanno sentito parlare, ma che magari non hanno mai visto e rappresenteranno anche una vetrina importante per la città che proprio sull’archeologia industriale sta tentando di avviare un filone di sviluppo inedito, quello del turismo. A livello nazionale il turismo industriale sta già prendendo piede e la vocazione turistica della città può proprio trovare compimento attraverso gli interessanti percorsi di archeologia industriale che saranno valorizzati in questi giorni».

Le guide d’eccezione

Nei cinque siti che saranno aperti al pubblico dalle 10 alle 18 si potrà accedere solo su prenotazione, fino ad esaurimento posti e con contributo minimo suggerito a partire da 3 euro per sostenere la missione della Fondazione e partecipare alle visite in completa sicurezza. Guide d’eccezione ai siti di archeologia industriale saranno i volontari del FAI guidati dal presidente della delegazione Alessandro Iannello e da Carlo Magni, ma anche gli Scout Agesci del gruppo Busto Tre all’ex Macello (opera dell’architetto Camillo Crespi Balbi) e la Pro Patria Scherma all’Agorà di via Galvani.

L’incrocio

Un particolare incrocio tra le Giornate FAI e BA Book è in programma domenica 16 maggio alle 18 al Museo del Tessile, con la «non casuale», parole dell’assessore Maffioli, presentazione della “Guida al turismo industriale” di Jacopo Ibello, in cui sono censiti, tra i più significativi siti di archeologia industriale in Italia, anche il Museo del tessile e qualcuno dei musei di MIVA, la rete dei musei industriali della provincia di Varese cui il Tessile è capofila.
busto arsizio fai tessile – MALPENSA24