Busto, viale della Gloria “luogo del cuore Fai”. Lo propone il quartiere Borri

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BUSTO ARSIZIO – Viale della Gloria come “Luogo del cuore Fai”. A proporlo a gran voce il comitato quartiere Borri e un folto drappello di cittadini che invitano volontari e iscritti Fai, amici e concittadini affinché lo storico viale possa essere salvaguardato nella sua interezza. E al più presto. Tanto più ora che è minacciato dalla creazione di un grande rondò. L’arteria che taglia il centro di Busto ha una sua storia e un suo aspetto inconfondibile, è stata testimone della crescita industriale ed è tanto altro ancora per i bustocchi. Così Carlo Magni, delegato Fai del Seprio, e i membri del Comitato Borri invitano, a partire da settimana prossima, i bustocchi, e non solo loro, a cliccare “viale della Gloria” nell’apposito link riservato ai luoghi del cuore Fai. Per intenderci, “I luoghi del cuore” è un modo diretto di dire, entrato ormai nel lessico comune e utilizzato per indicare luoghi unici, una mappa variegata e sorprendente formata da siti speciali perché legati alla nostra identità e alla nostra memoria.

Un viale ricco di storia

«Il viale ha una sua storia quasi secolare. Da tracciato ferroviario a grande arteria di scorrimento. Questa strada ha un suo ben definito aspetto ambientale con il doppio filare di tigli che lo caratterizza e ha avuto un’importanza per l’industria cittadina. Basti pensare che lungo il viale ci sono il Calzaturificio Borri, i Molini Marzoli e una volta altre industrie tessili ora scomparse», spiega Carlo Magni. «Senza contare – aggiunge – il risvolto patriottico-nazionalistico.  Non dimentichiamo che è dedicato a Diaz, al Duca d’Aosta e, purtroppo, anche a Cadorna. Oltre al fatto che siamo nel centenario della fine della Prima Guerra Mondiale. Inoltre presenta ancora un forte impatto urbanistico sulla città. E’ sufficiente una foto aerea per rendersene conto ed è tuttora l’ingresso più scenografico di Busto». Manca una ciclabile in effetti, ma secondo Magni gli spazi per realizzarla non mancano certo

La rotonda Coop

Già, la rotonda. Non piace perché con il taglio degli alberi si rischia di sminuire la bellezza del viale alberato. Qui Carlo Magni non usa mezzi termini: «Ho partecipato a un’assemblea pubblica sul tema della famigerata rotonda che l’amministrazione in accordo con la Coop vuole realizzare all’incrocio tra viale Duca d’Aosta e via Mameli – scrive – Non entro nel merito della questione, ma è dall’impressione che ho ricavato dall’assemblea che voglio partire». Il delegato incalza: «L’impressione è quella di una città fiaccata, forse avvilita, incapace di riconoscersi nella propria storia e identità e qualche amico concordava con me. Vogliamo fare qualcosa non per invertire la tendenza, sarebbe cosa al di sopra delle nostre forze, ma almeno provare ad accendere una fiammella. È da poco partita la campagna Fai “I Luoghi del Cuore” e allora perché non scegliere il viale della Gloria come luogo del cuore? Oltretutto proprio in questo periodo anche la cara vecchia Pro Patria ci ha dato un segnale: ha vinto lo scudetto della Serie D e nell’anno del suo centenario di fondazione 1919 ritorna nel calcio che conta. Quindi diamoci da fare anche noi».

Viale Gloria Fai – MALPENSA 24