La Svizzera non arretra di un millimetro sui livelli del Lago Maggiore

svizzera livelli lago maggiore

SESTO CALENDE – Nella giornata di ieri, 16 settembre, in Svizzera non si è discusso solo del collegamento A2-A13 Locarno-Bellinzona. Oltre all’incontro con il direttore dell’Ufficio federale delle strade (USTRA) Jürg Röthlisberger, che ha permesso di ricevere i chiarimenti richiesti dal Governo ticinese, il direttore del Dipartimento del territorio (DT) Claudio Zali ha avuto l’occasione affrontare con il Direttore dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) Marc Chardonnens alcuni temi di attualità per la politica ambientale della Confederazione e del Canton Ticino. Oltre al tema del risanamento fonico delle strade cantonali ticinesi e a quello della mobilità elettrica, le due parti si sono chinate sull’annosa e conflittuale regolazione dei livelli del Lago Maggiore, che vede interessi contrapposti tra i rivieraschi di valle e quelli di monte confrontarsi anche con la sicurezza del territorio contro le piene, con le esigenze ambientali e di maggior fruibilità.

Il livello del Lago Maggiore

A fine gennaio si era molto discusso della decisione italiana di innalzare il livello estivo del Lago Maggiore a + 1.50 metri sullo zero di Sesto Calende. Il Consiglio di Stato aveva inviato una lettera all’UFAM e ai referenti italiani in cui esprimeva la propria preoccupazione e quella dei Comuni rivieraschi del Lago Maggiore. Il Governo aveva quindi chiesto di intraprendere tali decisioni in maniera condivisa e di istituire un organo italo-svizzero di consultazione e di vigilanza per la gestione delle acque transfrontaliere. Nel corso dell’incontro con l’UFAM Zali ha quindi ribadito le posizioni già espresse questa estate.

No a scelte unilaterali

Nel rispondere a un quesito di Fabio Regazzi (PPD) durante la tradizionale “Ora delle domande”, nel marzo scorso la consigliera federale Simonetta Sommaruga aveva invitato l’Italia a non agire in modo unilaterale. Al “Tavolo Tecnico” italo-svizzero dello scorso febbraio il rappresentante dell’UFAM aveva espresso la sua contrarietà.
L’UFAM ha in seguito informato il DT che è in corso un approfondimento in merito all’introduzione di limitazioni in Svizzera per i materiali plastici “usa e getta”.

Fonte: Ticinonews.it

svizzera livelli lago maggiore – MALPENSA24