BUSTO ARSIZIO – Lampioni a Led, ancora polemiche. Continuano a fioccare segnalazioni di luci accese in pieno giorno, sia nella zona di corso Italia (e parte di via Vespri Siciliani e via Salvator Rosa), dove almeno una trentina di lampioni non si spengono mai ormai da giorni, sia in via Palestro, dove ieri pomeriggio, 23 ottobre, c’erano le luci accese come se fosse Natale. Anche nella zona del centro nelle scorse settimane si sono ripetute delle segnalazioni di luci accese in pieno giorno, anche se l’allarme era poi rientrato nel giro di qualche ora.
Le segnalazioni
Nella zona di corso Italia sono passati più di cinque giorni dalla prima segnalazione, e ancora non si è visto nessun intervento tecnico di riparazione, con i residenti che ormai sono senza parole. «È iniziato tutto dopo un’interruzione di corrente – rivelano – da allora le luci sono accese giorno e notte». In via Palestro si sono chiesti se le luci a Led accese in pieno giorno non fossero un tantino in contraddizione con i propositi di riduzione dei consumi energetici annunciati nei giorni scorsi. In via Mazzini, al contrario, lamentano che le luci sono troppo tenui, e con la pioggia caduta nel fine settimana passeggiare alla sera non lascia troppo tranquilli i clienti dei negozi. I nuovi lampioni a Led gestiti da A2A, per un motivo o per l’altro, continuano ad essere fonte di polemiche e discussioni a Busto.
Quanto durerà il “rodaggio”?
È una fase di assestamento, continua a ribadire il sindaco Emanuele Antonelli. La sostituzione delle lampade e dei pali della luce è in fase di ultimazione e la nuova rete gestita da A2A evidentemente ha bisogno ancora di una fase di rodaggio, anche in termini di risposta alle segnalazioni dei cittadini. Sul fronte dello spreco di energie, invece, conforta il fatto che i nuovi Led, oltre a consumare sensibilmente meno delle vecchie lampade, sono alimentati per il 100% da fonti rinnovabili, come chiarisce il nuovo gestore. Anche se in tempi di austerity ogni kilowatt prodotto, e a maggior ragione se inutilmente utilizzato, diventa prezioso.