L’assessore Reguzzoni: «Busto è pronta ad accogliere 30 rifugiati dall’Ucraina»

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BUSTO ARSIZIO – Rifugiati dall’Ucraina, Busto c’è ed è pronta a fare la sua parte. Lo annuncia l’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni: «Stiamo lavorando, con i Servizi Sociali del Comune di Busto Arsizio – scrive l’esponente della Lega in un post sui social – per prepararci ad accogliere circa 30 persone, tra famiglie e bambini, provenienti dall’Ucraina».

«Siamo pronti»

Di più, per ora, l’assessore non può dire, se non che la “macchina” dell’amministrazione comunale di Busto Arsizio si è «subito messa in moto per l’accoglienza» delle persone in fuga dall’Ucraina in guerra. «Sul come, quando e quanto saremo più precisi una volta che avremo comunicazioni ufficiali dalla Prefettura» fa sapere Paola Reguzzoni, rimandando a domani mattina, 28 febbraio.

Una trentina di rifugiati

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Paola Reguzzoni

«Dobbiamo capire innanzitutto la procedura del Ministero dell’Interno e tecnicamente con quale status potremo accogliere queste persone» aggiunge l’assessore, accennando appunto ad una trentina di persone, tra quelle che hanno familiari e parenti qui, quelle legate alle famiglie di Aubam (l’associazione che accoglie i “bambini di Chernobyl” proprio dall’Ucraina) e quelle che stanno per essere recuperate al confine con la Polonia su iniziativa del parroco di San Giuseppe don Giuseppe Tedesco.

Speroni replica agli Antifa

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Francesco Speroni

Una notizia che contribuisce anche a mettere già una pietra sulle polemiche emerse nel corso del presidio contro la guerra in Ucraina organizzato questa mattina, 27 febbraio, dal comitato antifascista, peraltro già smorzate “in diretta” dal capogruppo PD Maurizio Maggioni. Alle accuse alla maggioranza di centrodestra assente, risponde l’ex segretario della Lega Francesco Enrico Speroni: «Io alla manifestazione ci sarei andato perché sto dalla parte dell’Ucraina – afferma il già ministro ed europarlamentare – ma dopo che il comitato antifascista ha polemizzato sul parco Norma Cossetto solo perché era stato proposto da qualcuno che a loro non piace, i nostri alleati di Fratelli d’Italia, a questo punto non me la sono sentita di andare. Sono loro i primi a discriminare e ad essere divisivi, tra l’altro su un’iniziativa consiliare votata all’unanimità. Diciamo che chi la fa l’aspetti e che il presidio con questo “precedente” è partito con il piede sbagliato». D’altra parte Speroni rimarca che «l’amministrazione di centrodestra di Busto si sta già attivando per accogliere, e ai profughi ucraini serve più un tetto sopra la testa che non la pur legittima solidarietà di una manifestazione».

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