Ucraina, Maggioni (PD) oltre le polemiche: «Busto si mobiliti. E sia accogliente»

BUSTO ARSIZIO – «Il sindaco avrebbe potuto promuovere un’iniziativa unitaria sulla crisi ucraina, ma non l’ha fatto. Adesso però il Comune si attrezzi per sostenere uno sforzo unitario di solidarietà e di accoglienza». Il capogruppo del PD a Busto Maurizio Maggioni va già oltre le polemiche sull’assenza di prese di posizione ufficiali dell’amministrazione a guida centrodestra e punta all’unità delle forze politiche consiliari su iniziative concrete che guardino alle «sofferenze» che la guerra avviata da Vladimir Putin provocheranno sia sul nostro territorio che nel Paese colpito. E pensa già alla prospettiva dell’accoglienza dei profughi, sollecitando la mobilitazione della città nel suo complesso.

Unico al presidio

Maurizio Maggioni è stato l’unico consigliere comunale in carica a presentarsi al Tempio Civico alla mobilitazione organizzata dal comitato antifascista contro la guerra in Ucraina. «Il Comune di Busto avrebbe potuto fare qualcosa per esprimere solidarietà alla popolazione ucraina, come ad esempio a Bergamo dove è stata messa in campo un’iniziativa unitaria su input dell’amministrazione – ammette il capogruppo Dem – ma a questo punto direi che dobbiamo trasferire questa consapevolezza contro la guerra nel tempo futuro, perché tutti i cittadini italiani avranno il problema delle conseguenze negative delle sanzioni, a partire dalla questione dell’energia, e sarammo chiamati a sostenere la solidarietà nei confronti della popolazione ucraina».

Oltre la polemica

Insomma, se dal comitato antifascista Elis Ferracini non ha esitato a far notare l’assenza di prese di posizione della maggioranza di centrodestra sulla guerra in Ucraina («forse non se ne sono accorti o hanno visioni diverse al loro interno»), il capogruppo del PD non ritiene sia il momento di indugiare sullo scontro politico. E guarda già oltre: «Al di là delle polemiche momentanee sul fatto che Antonelli non abbia pensato ad un’iniziativa nell’immediato, l’auspicio è che il Comune si attrezzi per sostenere questo sforzo unitario di tutta la città. Purtroppo avremo tanto tempo per costruire qualche cosa insieme». In particolare Maggioni pensa all’«accoglienza» dei profughi che stanno fuggendo dall’Ucraina invasa. «Non è un problema che tocca solo polacchi e rumeni ma anche la nostra città. Mobilitiamoci è organizziamoci».

Le mozioni

Il PD si è già mobilitato con una mozione consiliare di condanna dell’invasione russa, ed è pronto a discuterne con le altre forze: «Noi siamo disponibili – conferma Maurizio Maggioni – l’ordine del giorno che abbiamo presentato non vuole essere esclusivo del PD, perché sicuramente tratteremo con tutti per arrivare ad una posizione unitaria». Nel frattempo esce allo scoperto anche il capogruppo della coalizione centrista di Popolo Riforme e Libertà, l’ex sindaco Gigi Farioli, annunciando una mozione sul tema: «Occorre creare una cabina di coordinamento per supportare e sostenere le molte e spontanee iniziative di una Busto dal cuore grande e come sincera condivisione di tutte le donne e gli uomini ucraini che vivono nella nostra comunità cittadina. Presenteremo una mozione che impegni l’Amministrazione in tal senso. Contro la guerra non sono consentite divisioni. Busto è inclusiva e solidale e ripudia la guerra».

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