LA LAVAGNA DI MISTER PORRO: “Il calcio è una cosa…Semplici”

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Daniele Porro 

 

E’ arrivato in Serie A dopo la gavetta nelle giovanili della Fiorentina e di solito gli allenatori dei settori giovanili sono sempre visti come poco avvezzi al calcio dei grandi. Si dice così in questo mondo, ma spesso si dicono anche tante castronerie fortunatamente smentite dai fatti.  Leonardo Semplici , per la verità, aveva vinto diversi campionati a Figline, per poi restare sempre in Toscana, tra Arezzo e Pisa. Ma è a Ferrara, non nella sua Toscana, che compie un grande miracolo. Due promozioni e una salvezza straordinaria con la Spal sono le ultime imprese del tecnico fiorentino. La sua è una Spal organizzata e di grande corsa. Un 3-5-2 con due esterni che volano (Lazzari è esploso, tanto da meritarsi a chiamata azzurra), due mezze ali come Kurtic e Missiroli che hanno tempi, inserimenti e qualche gol nelle gambe, e due punte che si completano, Petagna e Antenucci, qualche volta Paloschi.

Si parte da dietro, il calcio è Semplici

Le azioni spesso partono dal basso, i tre centrali si aprono e gli esterni si alzano così trovano spazio le giocate sulle punte. Schiattarella è maturato molto e in cabina di regia ha qualità e discreta corsa. E’ il primo sostegno per i tre difensori nel giro palla e riesce a farsi vedere dalla distanza con un tiro potente e preciso. Semplici mi ha colpito l’anno scorso nei momenti cruciali perché non ha mai perso la bussola. Credeva nel suo gioco e nel coraggio di andare a  pressare alti gli avversari per poi giocarsi anche l’uno contro uno dietro, soprattutto nelle gare contro le dirette avversarie. Quest’anno la squadra gioca anche meglio dell’anno scorso (contro Inter, Roma e Juve ad esempio), ma spreca tanto sotto porta. L’obiettivo di squadra e società è salvarsi, anche all’ultima giornata. Semplici sa benissimo che il suo non è un compito facile (il monte ingaggi è il penultimo della Serie A), tuttavia fame, intensità, gioco e ambizione hanno già portato bene l’anno scorso. Perché gli ingredienti per un calcio semplice sono sempre gli stessi e il tecnico toscano, che ha fatto tutti i campionati dall’Eccellenza alla Serie A, conosce il calcio come pochi e, soprattutto, sa insegnarlo ai suoi ragazzi.

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