LEGNANO – Le sardine approdano nel Legnanese. «Presto – annunciano “Le Sardine di Legnano e dell’Alto Milanese” – verrà organizzata un’iniziativa in città e siamo certi che insieme possiamo tornare a nuotare liberi nel mare al quale teniamo e che tanto amiamo». Nessun nome in calce al comunicato di esordio, accompagnato da una email firmata dai coordinatori Marilia e Fabio (il cui cognome è peraltro completo nello spazio del mittente). «In queste ultime settimane – si legge nel comunicato – un gruppo di giovani e non del Legnanese ha deciso di dare seguito alle iniziative delle Sardine che si stanno tenendo a livello nazionale ed internaionale (sic)».
«Siamo persone comuni e vogliamo trasmettere i valori democratici»
I sostenitori del “manifesto delle Sardine” si definiscono «persone comuni che fanno del meglio per trasmettere i valori democratici, della non violenza, dell’amore verso il prossimo, della bellezza, dell’arte e che trova (sic) la propria forza tramite l’attività di volontariato che ci vede impegnati quotidianamente sul nostro territorio» e «fieri di far parte di un gruppo che tutti i giorni cresce in maniera cospicua anche noi siamo pronti a dire Basta alle continue angherie mediatiche e non solo nella costante ricerca di riportare la discussione ad un livello civile e democratico così come è nostra abitudine fare».
Attacchi alla Lega e richiami ai Padri Costituenti
Il movimento afferma quindi di aver deciso di «metterci la faccia» anche all’ombra del Guerriero «perché Legnano, seppur strumentalmente utilizzata dalla Lega nei simboli e nella propria retorica in questi ultimi trent’anni, sente la necessita (sic) di dire che esiste un’alternativa e pertanto a gran voce diciamo: Noi non ci leghiamo! In un epoca (sic) in cui la fa da padrona una comunicazione fatta di contenuti vuoti e sterili abbiamo compreso che l’unica vera soluzione è quella di unirci al fine di contrastarla e reiniziare a riempirla di contenuti veri, legati alla nostra identità e a quanto la Nostra Costituzione e i Padri Costituenti ci hanno regalato».