Salvataggio Accam: Brumana denuncia tutti. E chiede il sequestro dell’impianto

LEGNANO – Salvataggio Accam: Franco Brumana passa al setaccio le due diligence e porta tutti in tribunale. E’ riassunta in 14 pagine la denuncia con richiesta di sequestro dell’impianto depositata dal consigliere legnanese di Movimento dei cittadini. Brumana accusa tutti di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e cita, in sede di denuncia, presunte violazioni al Codice dell’ambiente e punta il dito «Nei confronti dei responsabili di Accam e di tutti coloro che risulteranno corresponsabili».

Necessario il sequestro dell’impianto

Sempre in sede di denuncia Brumana «Segnala la necessità che il pubblico ministero richieda al giudice delle indagini preliminari il sequestro dell’inceneritore». Le ragioni della richiesta di sequestro dell’impianto sono riassunte nei atti depositati in procura a Busto Arsizio: «Neutalia srl ha stipulato con Accam un contratto di affitto di azienda che prevede il subentro nella gestione dell’inceneritore entro il 31 luglio 2021 e dopo la volturazione dell’autorizzazione integrata ambientale – si legge nella denuncia – Il piano economico e finanziario di Neutalia prevede la gestione dell’impianto sino a fine del 2032».

Arpa colpevole di omessa denuncia?

«Pertanto l’inottemperanza all’autorizzazione è destinata a protrarsi nel tempo con l’unica variazione del cambiamento dei responsabili – prosegue Brumana – Non risulta che sino ad ora, nonostante un’ispezione da parte di Arpa Lombardia nel corso del 2019 siano stati contestati ad Accam gli inadempimenti alle prescrizioni dell’autorizzazione. Alcune di queste violazioni, come per esempio la mancata copertura della stazione dei rifiuti ingombranti, erano di immediato e facile riscontro in un sopralluogo e sarebbe ingiustificabile che non fossero state rilevate». Brumana conclude: «Si rende quindi doveroso verificare se Arpa Lombardia abbia commesso il reato di omessa denuncia. La violazione dell’Aia è stata sistematica e continuativa e a quanto pare indisturbata, con danni all’ambiente e alla salute dei cittadini. Per scongiurare l’aggravarsi e i protrarsi del reato, si rende quindi necessario che venga disposto il sequestro preventivo dell’inceneritore», si legge ancora negli atti.

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