Busto, altri 41mila euro di aiuti ai negozi. Maffioli: «Sostegno per la ripresa»

BUSTO ARSIZIO – Arrivano altri fondi per il commercio di vicinato: con la variazione di bilancio approvata in consiglio comunale sono stati assegnati ufficialmente i 41mila euro di budget supplementare per il bando “extra-Duc” riservato alle attività che hanno sede fuori dal Distretto, mentre nel frattempo si è chiuso anche il secondo bando Duc che ha rimesso “in palio” i fondi (circa 48mila euro) che non erano stati distribuiti nella prima tornata. «Si conferma il sostegno concreto del Comune alla ripresa del commercio» sottolinea l’assessore alla partita, la vicesindaco Manuela Maffioli.

Rifinanziato il bando extra-Duc

Le novità sono state illustrate in consiglio comunale dal sindaco Emanuele Antonelli, che faceva le veci dell’assessore al bilancio Paola Magugliani. I 41mila euro stanziati con la variazione al bilancio sono serviti per rifinanziare il bando extra-Duc, andando a coprire le richieste che erano rimaste inevase. «Su 103 domande presentate e ritenute ammissibili, 70 erano già state “premiate”, e in buona parte già liquidate, con i 100mila euro che erano stati stanziati inizialmente, mentre 33 rimanevano scoperte – spiega la vicesindaco e assessore allo sviluppo del territorio Manuela Maffioli – come assessorato abbiamo chiesto una dotazione finanziaria ulteriore. Aumentando il budget andiamo a soddisfare tutte le richieste pervenute». Nessun negozio in regola con i requisiti del bando rimarrà quindi senza le risorse promesse.

Tutto esaurito il bando Duc-2

Intanto, in parallelo con questa nuova iniezione di aiuti ai negozi di vicinato, si è chiuso il bando “Duc-2”, che era stato riaperto nei mesi scorsi rimettendo in gioco la rimanenza dei fondi non utilizzati (circa 48mila euro) dal primo bando regionale dei distretti del commercio, in questo caso riservato alle attività commerciali che hanno sede all’interno del perimetro del Duc, nel centro storico di Busto. «Sono pervenute oltre 50 richieste – annuncia l’assessore Manuela Maffioli – le istruttorie delle domande sono in corso, ora si procederà alla verifica dei requisiti. Ma ragionevolmente è plausibile che stavolta i fondi messi a disposizione verranno esauriti».

La convenzione con le edicole

L’assessore al commercio ha poi “ereditato” dal collega dimissionario Gigi Farioli la partita della convenzione con gli edicolanti per il rilascio delle certificazioni anagrafiche, un’iniziativa che va in scia a quella già attivata con le tabaccherie della città. «Abbiamo avuto un nuovo incontro stamattina (23 luglio) – rivela Maffioli – si farà una prima sperimentazione interna per verificare che gli strumenti che si stanno approntando siano idonei e si conta di poterla realizzare». Ossigeno per un settore in crisi, come dimostra la recente chiusura di una delle edicole più note del centro, quella di viale Cadorna, di fianco ai Molini Marzoli. «Il rilascio dei certificati nelle edicole – sottolinea Manuela Maffioli – moltiplica un servizio per i cittadini, sgrava i servizi demografici e aggiunge una funzione riqualificante per le edicole per preservarne il ruolo di presidio del territorio, come già fatto con la “biblioteca diffusa” ai tempi del lockdown, quando erano diventate un punto di distribuzione per i libri in prestito».

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