Legnano, gli incarichi agli amici e il falso in bilancio in Amga: l’inchiesta si allarga

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LEGNANO – Non solo Accam, dopo il terremoto che ha decapitato la giunta legnanese, con l’arresto del sindaco Gianbattista Fratus, del vicesindaco e assessore al Bilancio Maurizio Cozzi e dell’assessore ai Lavori Pubblici Chiara Lazzarini, l’indagine coordinata dal pubblico ministero di Busto Arsizio Nadia Calcaterra e condotta dalla guardia di finanza di Milano prosegue. E se Accam potrebbe rappresentare un punto di contatto tra l’inchiesta bustocca Piazza Pulita e quella milanese Mensa dei poveri, lì infatti potrebbero essersi intrecciati gli interessi di due città, ci sono nuovi episodi che l’autorità giudiziaria sta approfondendo.

Ancora Lazzarini e Cozzi

Nello specifico c’è la nomina di un «caro amico» di Fratus, così il sindaco leghista definisce il professionista nominato quale direttore artistico di Legnano. Consulente esterno e poi curatore dei musei e delle mostre di Legnano l’incarico affidato al critico dell’arte ha attirato l’attenzione degli inquirenti che sono ora in fase di verifica della regolarità della nomina. Altro caso, questo riconducibile a Cozzi, che dopo aver cercato di favorire, secondo gli atti, il proprio commercialista per un incarico (il professionista si tirò indietro temendo guai giudiziari e finendo per essere appellato come cagasotto dal vicesindaco) avrebbe affidato una consulenza a un amico avvocato i cui preventivi avrebbero suscitato delle perplessità anche tra qualche amministratore di comuni limitrofi a Legnano. Gli inquirenti stanno anche verificando un’eventuale ingerenza di Cozzi sulla vicenda che ruota attorno a Chiara Lazzarini, ex presidente di Amga, sulla cui testa pende una condanna milionaria, con tutto il consiglio di amministrazione della società, per falso in bilancio. Il fronte dell’inchiesta legnanese potrebbe quindi allargarsi.

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