Legnano, Guarnieri contro Gramegna: «Ma quale ingiustizia per Fratus & C…»

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LEGNANO – Non sono per nulla piaciute all’ex leghista e attuale presidente del Comitato Legalità a Legnano, Antonio Guarnieri, le ultime esternazioni del segretario cittadino della Lega, Mirko Gramegna, sulle vicende giudiziarie che hanno travolto la giunta Fratus. A Malpensa24, Gramegna aveva dichiarato nei giorni scorsi che l’intero impianto accusatorio contro l’ex sindaco e gli ex assessori Cozzi e Lazzarini «è un castello di sabbia destinato a crollare». Concetto che il capo della sezione cittadina del partito di Salvini ha ribadito ieri, martedì 11 febbraio, a un quotidiano locale: «Vogliamo tornare a vincere per dimostrare che il governo della città ci è stato tolto ingiustamente». Parole inaccettabili per Guarnieri: «Quello che Gramegna definisce “ingiusto” – replica oggi l’ex presidente del Consiglio comunale – si chiama democrazia e gli equilibrismi messi in scena dagli ex amministratori per ignorare la volontà politica del parlamento cittadino e restare aggrappati alla poltrona, oltre ad essere oggetto di indagine penale, sono vergognosi».

Il presidente del Comitato Legalità: «Lega solidale con gli indagati»

Guarnieri ricorda che Fratus e i suoi due assessori di fiducia «avrebbero fatto affari e gestito nomine nel proprio esclusivo interesse, con una tale consuetudine da meritare la paternità del cosiddetto “sistema Legnano”. Tutti si aspettavano che i referenti politici dei tre indagati – incalza – esprimessero la loro posizione, magari con le classiche affermazioni garantiste che rivendicano la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio, ma condannando nel contempo la condotta evidenziata dalle intercettazioni dal punto di vista etico, morale e politico. Invece abbiamo assistito a lunghi silenzi intervallati a paradossali dichiarazioni di stima e solidarietà incondizionate verso gli indagati da parte dei vertici della Lega Salvini Premier». Guarnieri ricorda che Gramegna «si è reso protagonista di una intercettazione in cui, rispondendo al sindaco che gli chiedeva una donna incompetente ma ubbidiente da inserire nel CDA di una partecipata, offriva senza indugio sua moglie».

«Se vincerà, il centrodestra tornerà a fare le stesse cose»

Quanto al destino di giunta e consiglio comunali, «lo scioglimento del Comune non è avvenuto a seguito dell’inchiesta penale ancora in corso, ma è stato provocato dalle dimissioni di 13 consiglieri comunali su 25 e lo ha disposto il presidente della Repubblica su parere favorevole del ministro degli Interni (all’epoca un certo Matteo Salvini), del prefetto di Milano, del TAR della Lombardia e del Consiglio di Stato. È l’azione politica e amministrativa – rimarca Antonio Guarnieri – della maggioranza del Consiglio comunale, che rappresenta i cittadini, ad aver staccato la spina alla giunta Fratus. Oggi – conclude ancora Guarnieri, fondatore della lista civica Legnano Cambia – abbiamo la certezza inequivocabile che tutto ciò che ha fatto la giunta Fratus rappresenta fedelmente quello che il centrodestra farà da giugno in poi se dovesse vincere le elezioni. Perché è l’unico modo che conoscono».

Gazebo leghisti in città per la campagna di tesseramento

La sezione cittadina della Lega sarà nuovamente in piazza sabato 15 febbraio a sostegno del segretario federale Matteo Salvini e per promuovere il tesseramento 2020. I gazebo saranno posizionati in mattinata dalle ore 9.00 alle 13.00 presso il mercato cittadino e nel pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00 all’inizio di corso Garibaldi.

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