Legnano, il Comitato Biblioteca domenica dal ministro De Micheli contro il progetto

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LEGNANO – Il Comitato “Biblioteca sì, sprechi no” di Legnano si appella al ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli. Oggetto: il ricorso contro la biblioteca in progetto al Parco Falcone e Borsellino (costo preventivato, 5 milioni di euro) che non è stato accolto dall’ANAC, l’Autorità Nazionale Anticorruzione. Nella mattinata di domani, domenica 13 ottobre, una delegazione del Comitato consegnerà una memoria al ministro De Micheli, ospite alla festa cittadina dell’Unità. «A un anno dalla presentazione del ricorso – osserva la presidente del Comitato, Beatrice Metta – l’ANAC l’ha giudicato inammissibile perché presentato da un soggetto “non legittimato”, senza però pronunciarsi nel merito. Riteniamo che rimanga una questione molto importante per la città e uno dei temi chiave della campagna elettorale. Per questo siamo determinati ad andare avanti».

Metta: «Procedura viziata e già buttati 200.000 euro»

Nel ricorso il Comitato, sostenuto dalle firme di 5.000 cittadini, aveva esposto le anomalie e le incongruenze che a suo avviso hanno caratterizzato l’iter amministrativo del progetto per la nuova biblioteca (nella foto in alto); progetto elaborato dallo studio di architettura spagnolo Francisco Mangado e costato alle casse pubbliche 200.000 euro. «Secondo i tecnici del Comitato – spiega Metta – erano state seguite procedure, diciamo così, borderline sul rispetto dei vincoli di bando per l’assegnazione dei lavori. L’ANAC ha rilevato che una delle questioni da noi sollevate nel frattempo era stata superata, ma a nostro parere ciò non toglie fondamento alle ragioni del ricorso, anzi. Dopo la bufera giudiziaria in Comune, abbiamo incontrato il commissario prefettizio, Cristiana Cirelli, la quale ci ha detto che avrebbe verificato la correttezza della procedura seguita dalla giunta Fratus. Senza contare che se il progetto, come auspichiamo, fosse accantonato, la Ragioneria di Stato potrebbe contestare lo spreco di denaro pubblico».

«Come Italia Viva, no a consumo del suolo, sì al recupero di aree dismesse»

La questione sembra destinata ad essere in cima all’agenda della prossima amministrazione comunale. Nel frattempo, il Comitato contesta la posizione espressa dall’ANAC e resa nota in settembre. «Chiederemo al ministro De Micheli di verificare la posizione dell’ANAC» precisa Beatrice Metta. Il fatto che sia tra i fondatori di Italia Viva a Legnano e il ministro del PD, a suo dire, non costituisce alcun problema. «È un ministro della Repubblica – sottolinea la presidente del Comitato –, non ho contro i miei ex compagni di viaggio, al contrario dobbiamo convivere e collaborare per migliorare il nostro Paese e la nostra città senza farci dispetti. Non sarà facile – ammette – perché c’è sempre un lato umano, ma ieri hanno invitato anche me all’incontro pubblico alla festa dell’Unità. Come Italia Viva, fra le nostre bandiere ci sarà non il consumo del suolo ma il recupero delle aree dismesse, parte del patrimonio umano, storico e culturale di Legnano. Non bisogna costruire, c’è invece tanto da recuperare anche per creare lavoro, sviluppare il terzo settore e realizzare molti progetti partendo proprio dalle aree dismesse. Speriamo che dalle ceneri di quello che era uno dei più importanti poli industriali possa risorgere una nuova realtà lavorativa».

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