Legnano, si accende la campagna elettorale su biblioteca e Olona

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LEGNANO – A otto mesi dalle elezioni anticipate, Legnano è già in campagna elettorale. E fra i temi che la animano ritorna il progetto di costruire una nuova biblioteca comunale al posto di quella in via Cavour (nella foto in alto, Villa Bernocchi, sede dell’attuale biblioteca civica Augusto Marinoni). Ad accendere le polveri il gruppo “Legnano c’è” stretto intorno all’imprenditore Olindo Torraca, assente dall’ultima competizione elettorale ma pronto a dettare i temi dell’agenda per la prossima giunta, sempre che non scenda in campo con una propria lista. Il primo argomento è fra quelli più sentiti in città: l’idea, fortemente sostenuta dal centrodestra, di sostituire l’attuale biblioteca, collocata in una sede bella ma dagli spazi angusti, con una grande e moderna da erigere nel Parco Falcone e Borsellino, a ridosso di piazza IV Novembre. Costo previsto: 5 milioni di euro.

Legnano c’è: «Comprare Manifattura e rendere fiume balneabile»

«Noi – esce allo scoperto “Legnano c’è” – saremmo per ristrutturare l’attuale biblioteca e usare i 5/6 milioni risparmiati per acquistare la ex Manifattura Legnanese, un vero e proprio gioiello nel cuore della città dove poter poi aprire un concorso di idee a livello europeo per le sue destinazioni. La struttura la comprano i legnanesi per i legnanesi e non il solito costruttore per farci i soliti appartamenti e i soliti negozi». Un’idea ambiziosa; e siccome «il prossimo sindaco dovrà essere anche un po’ “folle”», eccone un’altra ancora più azzardata: «Dovremmo avere la forza, coinvolgendo anche tutti gli altri comuni interessati, a rendere di nuovo l’Olona un fiume balneabile, oltre a preservare nel migliore dei modi tutte le aree verdi presenti in città».

Venturini: «No all’acquisto, sì ai depuratori»

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Immediata la replica dell’ex assessore di Forza Italia alle Opere pubbliche Laura Venturini, rimossa dall’ex sindaco Fratus per fare spazio in giunta a Chiara Lazzarini e da allora in aperta polemica con il centrodestra. «Che ideona – sbotta Venturini – quindi il libro dei sogni dei legnanesi sarebbe spendere qualche milione per ristrutturare e rendere agibile Villa Bernocchi, cosicché la collettività potrà beneficiare di una biblioteca di soli 400 metri quadrati calpestabili, sviluppata su più livelli; un ulteriore grande sogno sarebbe comprare la Manifattura per circa 6 milioni di euro». L’ex assessore rimarca che «il Comune non è un’agenzia immobiliare ed è soggetto a strettissimi vincoli che di fatto impediscono l’acquisto di immobili» e domanda polemicamente: «Ammesso e non concesso che l’amministrazione comunale acquisisca la manifattura, dove troverà decine di milioni di euro per riqualificare un’area così vasta?». Quanto all’Olona, «per rendere balneabile il nostro fiume bisogna solo che la provincia di Varese sistemi i propri depuratori e chiuda gli scarichi abusivi». In definitiva, per Laura Venturini «i legnanesi non hanno bisogno di un sindaco “un po’ folle”, ma di un sindaco competente, determinato e autorevole». Sarà il prosieguo della campagna elettorale a indicarne i candidati.

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