Legnano a processo: Fratus, Lazzarini e Cozzi davanti ai giudici

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Nella foto la conferenza stampa in corso sull'arresto di Fratus

LEGNANO – Lunedì 21 ottobre per Legnano è il giorno della verità. L’ex sindaco Gianbattista Fratus, l’ex vicesindaco Maurizio Cozzi e l’ex assessore ai Lavori Pubblici Chiara Lazzarini, compariranno davanti ai giudici del tribunale di Busto Arsizio. Il pubblico ministero Nadia Calcaterra (nella foto), che ha coordinato le indagini che hanno fatto scattare le manette ai polsi dei tre lo scorso 16 maggio (tutti e tre sono tuttora ai domiciliari con rigetto di ricorsi al Riesame e al Gip), ha chiesto il giudizio immediato.

Andranno a dibattimento

Questo accade quando l’accusa è certa della solidità delle prove. Tanto certa da non voler passare al vaglio del Gup. Insomma un processo ci sarà: domani gli indagati potranno decidere se chiedere il rito abbreviato, oppure, come sembrerebbe già essere stato palesato dai difensori, andare a dibattimento e affrontare l’aula. I tre ex amministratori, tra l’altro, hanno respinto la possibilità di patteggiare tra i 10 e i 12 mesi. Convinti di poter dimostrare la loro innocenza in aula.  Sul piatto c’è, secondo l’accusa, un walzer illegittimo di nomine di uomini e donne di fiducia pronti a dire sempre sì alle richieste di sindaco e giunta nelle società municipalizzate e nei posti chiave della macchina amministrativa. Per il solo Fratus c’è anche l’accusa di aver raggiunto un accordo con  Luciano Guidi, a capo della lista civica Alleanza Popolare, che al ballottaggio avrebbe ceduto a Fratus (e per questo entrambi sono indagati per corruzione elettorale) i 1046 voti incassati al primo turno in cambio di un posto per la figlia Martina Guidi in Ala (Martina Guidi che da intercettazione si sarebbe fatta spiegare da Lazzarini come funziona un cda e quale ruolo dovesse svolgere).

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