BUSTO ARSIZIO – La squadra Tosi&Tosi terza ad Utrecht in Olanda al torneo internazionale di Unihockey. L’istituto tecnico Enrico Tosi e il liceo scientifico Arturo Tosi hanno unito le forze e per il quarto anno consecutivo la scorsa settimana hanno partecipato a un torneo sportivo internazionale che da quindici anni tiene unite cinque città europee: Lubiana, Praga, Munster, Utrecht e Busto Arsizio.
Così tra Enrico e Arturo non c’era da sbagliarsi nella città olandese: i due istituti superiori cittadini, che vantano un cognome bustocco doc hanno “giocato” in tandem, conquistando il terzo gradino del podio. Ad accompagnarli i professori Valeria Spinelli (Ite), Maurizio Moscheni (tecnico di squadra) e Valerio Ramponi (liceo).
Un’esperienza di crescita
Un piazzamento di tutto rispetto considerando che il primo posto è stato conquistato dalla Repubblica Ceca dove l’hockey è lo sport nazionale e il secondo dalla Slovenia. Busto Arsizio ha avuto la meglio su Germania e le due squadre della scuola ospitante.
«E’ stata ancora una volta una grande occasione di crescita con momenti di sport sempre giocato con agonismo, ma anche fair play, amicizia e momenti di cultura», commenta la dirigente dell’Ite Nadia Cattaneo. Gli studenti hanno avuto occasione di parlare in inglese. La sistemazione era in famiglia e le giornate sono state completate con la caccia fotografica ai monumenti, squadre miste internazionali per le vie di Utrecht, la visita guidata all’ex complesso carcerario De Vrije Wolf, un workshop con un mastro cioccolatiere, il giro dei canali della città in canoa e, sulla via del ritorno, la visita ad Amsterdam.
«Il torneo internazionale si dimostra ogni volta un’esperienza davvero preziosa non solo per gli studenti, ma anche per gli insegnanti che hanno l’occasione di confrontarci con realtà scolastiche diverse dalla nostra, ricevendo nuovi stimoli e nuove idee», aggiunge Cattaneo.
Un mix di ingredienti
Soddisfatti gli studenti: «Questo il mix di ingredienti che ha dato vita a cinque giorni speciali – commentano Valentina Belvisi (3DF), Luca Borsani e Filippo Caldiroli (3BL), Filippo Corti e Davide Biancardini (2E) – Essere ospitati dalle famiglie olandesi, l’unione di squadra e l’impegno sportivo, il rapporto con i prof, visitare nuove città, passare il tempo con ragazzi di altre nazioni, persone fantastiche con le quali abbiamo condiviso non solo alcuni minuti sul campo di gioco, ma anche situazioni della vita di tutti i giorni… Ci auguriamo che l’anno prossimo altre persone possono partecipare: viaggiare è vivere la vita due volte».