Lombardia in zona arancione da lunedì 11 gennaio: chiusi bar e ristoranti

ROMA – L’indice Rt sale e il governo stabilisce che da lunedì 11 gennaio la Lombardia rientra in zona arancione. Il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza per cinque regioni: oltre alla Lombardia, anche Emilia-Romagna e Calabria, ma pure Sicilia e Veneto, che pur avendo i requisiti per tornare in zona gialla hanno chiesto al governo di essere inserite precauzionalmente in zona arancione per limitare la circolazione del virus. Ma con l’Rt a 1,27 la Lombardia sfiora la zona rossa. Con le nuove norme dell’ultimo decreto infatti le restrizioni più forti scattano già con l’indice a 1,25 invece che a 1,50 come prima di Natale.

La decisione

Così, dopo il weekend in zona arancione in tutta Italia, anche da lunedì 11 gennaio in Lombardia rimarranno in vigore le misure restrittive previste per la fascia arancione. Lo ha stabilito l’ordinanza del ministero della salute, sulla base degli esiti del monitoraggio della Cabina di regia istituita con l’Istituto superiore di sanità sui dati del periodo 28 dicembre-3 gennaio. «Questa settimana – scrive la Cabina di regia – si osserva un peggioramento generale della situazione epidemiologica nel Paese. L’incidenza a 14 giorni torna a crescere dopo alcune settimane di decrescita, aumenta anche l’impatto della pandemia sui servizi assistenziali e questo si traduce in un aumento generale del rischio».

Le misure restrittive

La fascia arancione consente di spostarsi liberamente solo all’interno del proprio comune, sempre dalle 5 alle 22, senza autocertificazione. Gli spostamenti fra regioni, in entrata ed uscita, restano bloccati (fatte salve comprovate ragioni di salute, lavoro, necessità e urgenza), così come quelli fra comuni diversi. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 e c’è il divieto di assembramento. Sempre obbligatorie le mascherine all’aperto e al chiuso. Per uscire dal comune restano valide le comprovate esigenze: motivi di lavoro, salute e urgenza. Si può sempre fare ritorno al proprio domicilio o alla residenza.

In zona arancione i ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto (dalle 5 alle 22) e per la consegna a domicilio (senza limiti di orario). Restano aperti i negozi. Si può svolgere attività sportiva e motoria all’aperto e nei parchi pubblici sempre all’interno del proprio comune di residenza. Restano chiuse palestre, piscine, teatri e cinema, e restano chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi.

Situazione Covid dopo il 7 gennaio: Lombardia a rischio zona arancione

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