Lonate, 4 interrogazioni dal Centrodestra: «Ancora chiuse le poste di Sant’Antonino»

LONATE POZZOLO – I tre alberi di Natale allestiti nelle piazze di Lonate Pozzolo e delle frazioni, la distribuzione dei calendari Sap – con le indicazioni per la raccolta rifiuti – e la chiusura dell’ufficio postale di Sant’Antonino. Senza dimenticare i fondi che il Comune ha messo a disposizione per le associazioni sportive, a seguito delle difficoltà economiche causate dall’emergenza Covid nel 2020. Sono quattro le interrogazioni che il gruppo di minoranza “Centrodestra per Lonate” ha avanzato alla giunta guidata dal sindaco Nadia Rosa, con l’obiettivo di fare luce su alcune questioni che non convincono del tutto l’opposizione.

Gli alberi di Natale

La prima interrogazione riguarda gli alberi di Natale che durante le feste invernali hanno occupato le piazze di Lonate e delle frazioni. L’iniziativa è stata curata dalla Pro Loco, alla quale è stato erogato un contributo di 4.700 euro «per le spese di noleggio e allestimento degli alberi», si legge nel documento firmato dai consiglieri del centrodestra. Ma secondo i cartelloni informativi, posti accanto alle installazioni natalizie, oltre al logo dell’associazione che organizza eventi in paese era presente anche lo stemma della Fondazione Italo Rosa. Proprio il primo quesito mira a capire «a che titolo la Fondazione abbia contribuito alla sua realizzazione». Non solo, la minoranza ha chiesto spiegazioni sulla spesa complessiva «per il noleggio e l’installazione» e sui «contributi o sovvenzioni comunali, derivanti anche da convenzioni, ricevuti dall’associazione Pro Loco nel 2020 e nel 2019».

I calendari della Sap

La seconda interrogazione distribuzione annuale dei calendari Sap (Servizi acqua potabile), utilizzati dai cittadini per orientarsi con la raccolta rifiuti. Inizialmente, per il 2021 si era pensato di non consegnarlo. Infatti, visto che restavano «invariati i giorni della raccolta», ricorda la minoranza citando la comunicazione pubblicata dall’amministrazione lo scorso dicembre, «per i comuni di Lonate e Ferno si confermava il calendario settimanale già in essere». Ma viste le «proteste della cittadinanza – proseguono – erano state messe a disposizione delle copie anche nei negozi del territorio, per un totale di circa 40 punti di distribuzione. Con la raccomandazione di usufruirne solo in caso di effettivo bisogno». Un sistema che «ha creato e può creare disagio». Da qui le domande, per lo più riguardanti il metodo e la quantità di calendari distribuiti nel 2020, oltre ai costi. Così come per il 2021: «Quante sono le famiglie lonatesi destinatarie per il 2021? A quanto ammonta la spesa per la stampa dei calendari cartacei messi a disposizione negli uffici Sap e nei negozi del territorio? E quanti sono?». E ancora: «Quanti se ne prevede di mettere a disposizione in futuro?».

Le poste di Sant’Antonino

La chiusura delle poste di Sant’Antonino è il tema della terza interrogazione. Questo ufficio, situato in locali di proprietà del Comune, è l’unico che offre servizi finanziari nella frazione. A causa della crisi Covid, la serranda è chiusa dallo scorso marzo, «con solo sporadiche riaperture giornaliere». Già una petizione popolare ha sollevato la questione, chiedendo di riprendere con le attività postali, visti anche i «forti disagi specie per le fasce più anziane», che ne conseguono. Del caso si sono occupati il senatore del Pd, Alessandro Alfieri, e la stampa. Ma «nonostante tutto questo, l’ufficio è ad oggi chiuso». Con il timore che la situazione possa sfociare in «un’invitabile chiusura definitiva a causa della perdita della clientela». Aldilà di capire «la reale situazione in merito», le domande della minoranza vertono sui tempi d’attesa prima di rivedere di nuovo aperto l’ufficio. Ma anche sapere quali siano state le «azioni o i contatti, formali o informali» messi in campo dalla giunta: «Con chi? Con quali risultati?». Anche per il futuro della posta. E ancora: «Quale risultato ha dato l’interlocuzione con Alfieri? Perché non si sono coinvolti anche altri esponenti politici nazionali del territorio, magari di diversi partiti, per dare maggior vigore alla richiesta di riapertura?».

I contributi alle associazioni sportive

L’ultima interrogazione riguarda i contributi straordinari erogati alle associazioni sportive lonatesi, a seguito dell’emergenza Covid. Per ottenere questi sussidi era necessario presentare domanda, «completa della relativa documentazione, entro le ore 13 di un giorno festivo, ovvero l’8 dicembre scorso». Una delle osservazioni della minoranza riguarda «il tempo limitato per la presentazione delle richieste», visto che «il 5 e 6 dicembre erano rispettivamente sabato e domenica, mentre il 7 e l’8 erano festivi». Vien da sé che la domanda principale sia: «Perché?». Non solo, «pare che di detti contributi straordinari non vi sia notizia sul sito del Comune, né sull’albo pretorio». Ne conseguono altri quesiti, principalmente «sui criteri di assegnazione» e su «quali forme di pubblicità e trasparenza sono state date alla loro concessione». E ancora: «Quante domande sono state presentate? Quante sono state ammesse? Quale il rapporto delle domande presentate con le associazioni sportive complessivamente presenti sul territorio?».

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