Il Centrodestra di Lonate: «Sap costa troppo». Ferrario: «Tuteliamo il lavoro»

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LONATE POZZOLO – Cara Sap, quanto mi costi. E’ ancora la municipalizzata addetta alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti a finire nel mirino del gruppo di opposizione Centrodestra per Lonate. L’occasione è stata la discussione del bilancio consolidato nella serata di ieri, mercoledì 29 settembre, durante la seduta del consiglio comunale cittadino. La sintesi: per le opposizioni costa troppo ripianarne i bilanci in perdita. Per la maggioranza il sostegno è necessario per tutelare posti di lavoro. 

A quote invertite

Bilancio consolidato che fa il punto anche sulla situazione partecipate, dove Sap fa la parte del leone: «La partecipazione del Comune qui è al 50%», ha sottolineato Mauro Andreoli, consigliere di Forza Italia. Al punto si è giunti molto rapidamente: la costante necessità da parte del Comune di andare a sostenere la municipalizzata a fronte di bilanci in perdita da tempo. «E’ necessario capire cosa non funzioni – ha detto Andreoli – e a cosa sia dovuta questa situazione». Per il gruppo di opposizione, guidato da Ausilia Angelino, il punto è chiaro: «I minori ricavi sono alla base dei bilanci in negativo». La domanda sottintesa è: a chi sono imputabili? A una gestione non adeguata? Angelino ha anche chiesto spiegazioni in relazione a una delibera che «Inverte le quote di redistribuzione dei ricavi della vendita dei rifiuti: invece dell’80% ai cittadini e il 20% a Sap, le cifre sono state capovolte. Perché ai cittadini sono state garantite meno risorse per l’abbassamento della Tari?».

Tariffe e posti di lavoro

Sul punto è intervenuto l’assessore al bilancio Angelo Giuseppe Ferrario, che non ha fatto giri di parole: «Per anni i bilanci di Sap sono stati sostenuti da partite straordinarie che hanno portato ad altrettanti straordinari introiti, si pensi alla cessione del ramo d’azienda ad Alfa», ha spiegato l’assessore. «L’aver invertito la ripartizione degli introiti in favore di Sap riguarda esclusivamente l’anno 2019. Il provvedimento, adottato anche dal Comune di Ferno, si è reso necessario per sostenere la municipalizzata che non ha potuto operare nell’area di Malpensa (Sap ha perso anche l’appalto con Aler, fatto che la maggioranza imputa a scelte di Regione Lombardia). La ripartizione è poi tornata quella di sempre: 20% a Sap, 80% ai cittadini. I problemi in bilancio della partecipata possono essere imputati principalmente a motivi strutturali onerosi».
Il riferimento va all’acquisto della sede “negoziato” parecchi anni fa e non dalla maggioranza presieduta dal sindaco Nadia Rosa. «Il leasing vale 100mila euro l’anno – ha detto infatti il primo cittadino –  che guarda caso è più o meno la cifra che ci troviamo a dover ripianare. Sap sicuramente necessitava di una sede, ma si sarebbe potuto optare per una soluzione economicamente molto meno impattante». Infine è Ferrario a mettere il tema pregnante sul piatto: «Vogliamo dire che Sap è anti-economica perché ha un volume d’affari troppo limitato per stare sul mercato? Ci si può ragionare. Ma le soluzioni, a questo punto, sono soltanto due: aumentare le tariffe (a carico dei cittadini) oppure valutare in modo diverso la situazione contrattuale dell’azienda. In sintesi: sosteniamo Sap per salvaguardare parecchi posti di lavoro, visto che tante famiglie di Lonate trovano occupazione in questa realtà».

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