Filarmonica di Lonate, la rifondatrice attacca la Pro Loco: «Ci snobba»

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LONATE POZZOLO – «Sono due anni che veniamo snobbati dalla Pro Loco. Ti fa passare la voglia di fare qualcosa per il paese». Lo sfogo di Ginni Michieletti. Nel 2020 la musicista ha rifondato la storica Filarmonica di Lonate Pozzolo. Ma da allora «non abbiamo mai fatto un concerto, se non per gli anziani che ci hanno offerto uno spazio». Ora la goccia che ha fatto traboccare il vaso: il raduno bandistico “Note sull’acqua” organizzato in piazza a Tornavento, che prevede la partecipazione del Corpo musicale di Ferno, il Corpo musicale cassanese e la Filarmonica di Verghera. «E noi?», la domanda. «Che vergogna».

Lo “j’accuse” sui social

Uno “j’accuse” che il risultato di bocconi amari ingoiati da tempo. Immediata la reazione, in merito all’evento in programma il 25 settembre in piazza Parravicino, da parte dell’associazione che organizza eventi in paese. Che ha dato vita a un botta e risposta sui social. «Questo evento non è organizzato dalla Pro Loco di Lonate Pozzolo», spiega il presidente Alessandro Iannello. «A noi è solo stato chiesto di fornire le sedie. Se fosse stato un evento organizzato dalla Pro Loco, non ci saremmo auto-ringraziati per il supporto logistico». Ma Michieletti non ci sta: «Non riguarda solo questo evento. Com’è possibile che, con tutte la manifestazioni che organizzate, non abbiate mai chiamato la Filarmonica di Lonate? La verità è che non ve ne frega niente di una realtà rinata dopo sessant’anni di inattività».

«Snobbati»

Quando due anni fa è stata rifondata la Filarmonica, spiega a margine la musicista, «ho chiamato tutti le realtà di Lonate: volevo riunire le associazioni sotto un’unica bandiera. Purtroppo mi sono state chiuse delle porte in faccia». I tentativi non sono mancati: «Ho provato a chiedere di preparare il concerto di Lonate, ma mi è stato risposto che tutto occupato dalla Pro Loco. E inoltre mi arrivano messaggi che l’associazione organizza qualcosa ogni settimana, quindi mi sono attivata per qualche evento. Zero, sempre snobbati». Il Comune, dice, «ci ha comunque sostenuto fin dall’inizio, avanzando anche proposte». E conclude: «Non abbiamo mai chiesto soldi, vogliamo solo suonare. Ci sono ragazzi che ogni settimana vengono da lontano per le prove. Lo si faccia almeno per loro, per chi ha creato una cosa bella e motivo di aggregazione per tutti».

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