‘Ndrangheta, una talpa in procura a Busto. Ombre sull’elezione di Rivolta

danilo rivolta

LONATE POZZOLO – Tutto il potere della ‘ndrangheta in provincia di Varese. Stando alle indagini della Dda di Milano i clan erano in grado di infiltrare uomini di fiducia nelle istituzioni e influenzare le elezioni degli amministratori alla guida dei Comuni di interesse. E torna in campo anche il nome dell’ex sindaco di Lonate Danilo Rivolta, arrestato nel 2017. La presunta presenza di un consulente-talpa in seno alla procura di Busto Arsizio potrebbe spiegare lo spostamento di alcune inchieste deflagranti a Milano.

Eletto in cambio di un assessore?

Le indagini hanno accertato, nello specifico, che l’organizzazione controllava le attività commerciali intorno all’aeroporto di Malpensa (ristoranti e parcheggi). L’inchiesta dei carabinieri e della Dda di Milano avrebbe inoltre accertato un legame tra l’ex sindaco di Lonate Pozzolo, Danilo Rivolta, e alcuni esponenti locali della ‘ndrangheta. L’elezione di Rivolta nel 2014 sarebbe stata appoggiata da influenti famiglie calabresi che lo avrebbero aiutato in cambio di un assessorato alla nipote del boss Alfonso Murano, ucciso il 28 febbraio del 2006 a Ferno. Tra gli indagati anche Enzo Misiano, capogruppo a Ferno di Fratelli d’Italia e un perito che lavorava per la Procura di Busto Arsizio: avrebbe fatto da talpa su alcune indagini.

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