‘Ndrangheta a Lonate atto finale: la Cassazione conferma condanne per Rispoli, Filippelli e Misiano

LONATE POZZOLO – Operazione Krimisa: la Cassazione conferma le condanne più importanti. La Massima Corte ha confermato le 11 condanne decise il 30 novembre 2021 dalla Corte d’Appello di Milano, tra le quali spiccano i 14 anni e 8 mesi di carcere inflitti a Vincenzo Rispoli detto Cenzo, referente dell’organizzazione criminale in Lombardia e considerato il boss della locale Legnano-Lonate Pozzolo, così come i 16 anni e 4 mesi disposti per il boss Mario Filippelli e gli 8 anni e 8 mesi per Enzo Misiano, ex consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Ferno.

Conferme e rinvii

Annullata invece la condanna, come riporta la Gazzetta del Sud, di Cataldo Malena a cui la Corte d’Appello aveva inflitto 5 anni e 4 mesi. Dovrà affrontare un nuovo processo in Corte d’Appello, visto che nei sui confronti è caduta l’accusa di associazione mafiosa, così come la stessa valutazione è stata espressa dagli ermellini per suo padre Antonio Malena (in secondo grado era stato condannato a 2 anni e 8 mesi). Nel suo caso è caduta l’accusa di estorsione. Rinviato nuovamente davanti la Corte d’Appello anche Francesco Basile, secondo la Cassazione è venuta meno la recidiva, per cui sarà necessario rideterminare la pena.

Conferme in secondo grado

Sul fronte degli altri processi: Cataldo Casoppero, si è visto confermare la condanna a 14 anni anche in Appello, è il solo tra gli imputati ad essere accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Sette anni per Antonio De Novara, 2 anni e 6 mesi per Sandra Merte e altrettanti per Giandomenico Santoro. Il solo ad ottenere una piccola “limatura” della condanna di primo grado è stato Cristoforo De Novara (fratello di Antonio) che era accusato di tre incendi dolosi: si è visto assolvere per uno dei roghi con sconto di pena di sei mesi. La condanna in appello per lui scende quindi a 7 anni e sei mesi.

Condannata anche la figlia del boss

Non è finita. Casoppero è stato condannato a 5 anni e 4 mesi anche nell’altro risvolto dell’indagine insieme a Riccardo Lazzari, funzionario Anas condannato in Appello a 4 anni di reclusione. Condannati in appello anche Francesca Rispoli, (4 anni 5 mesi e 10 giorni per il reato di estorsione in concorso, con l’aggravante del metodo mafioso, per il pestaggio di un imprenditore edile a Malta) e Giovanni Lillo (fidanzato della Rispoli, 10 anni e 8 mesi). E ancora Giuseppe Di Novara e Michele di Novara a 8 anni ciascuno, in quanto esecutori materiali del pestaggio. Tutti con l’aggravante mafiosa.

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