Solidarietà sospesa, no al Centrodestra: a Lonate il consiglio comunale si divide

LONATE POZZOLO – La maggioranza boccia la proposta del Centrodestra di raddoppiare i fondi raccolti con le iniziative della solidarietà sospesa e il Centrodestra boccia l’assessore in sussidiarietà. In consiglio comunale è muro contro muro sulla mozione presentata dal gruppo di opposizione guidato da Mauro Andreoli, che chiedeva all’amministrazione di integrare con una somma di pari importo a quella raccolta tra i cittadini le provviste del “quaderno sospeso” e del “farmaco sospeso”, le iniziative benefiche dell’associazione Kay La a favore delle famiglie bisognose.

Le risposte della maggioranza

lonate crisi lavoro derisiL’assessore ai servizi sociali e alla gentilezza Melissa Derisi ha spiegato il senso delle iniziative, che rientrano in un «progetto più ampio di solidarietà sospesa, che aspira a creare una rete solidale costantemente attiva» e che mira a diventare «esempio contagioso da replicare in altre realtà» che si stanno già muovendo in questo senso, è il caso di Travedona Monate. Per Derisi la proposta del Centrodestra è «incomprensibile e denota scarsa comprensione dei motivi che l’hanno promossa, forse per la deriva assistenzialista del centrodestra a livello nazionale», tanto da arrivare a chiedere di «ritirarla, visto che non ha fondamento». Soprattutto se si considera che il Comune destina già alle esigenze delle famiglie in difficoltà 132mila euro. «L’amministrazione comunale è già parte attiva di questa iniziativa – sottolinea il sindaco Nadia Rosa – aggiungere 500 euro cosa cambia, non riesco a capire il perché» della proposta del Centrodestra. La capogruppo di Uniti e Liberi Tania Manfredelli precisa: «Il punto non è che non c’è la volontà di dare ulteriori mille euro, speriamo che con altre iniziative ci siano ancora più adesioni dei lonatesi, ma della generosità dei lonatesi».

Il commento del Centrodestra

migranti lonate pozzolo mauro andreoli«Abbiamo proposto all’amministrazione di rendersi parte attiva di questo progetto, mettendo mano al portafoglio e raddoppiando la cifra raccolta tra la popolazione. Questo per testimoniare la bontà dell’iniziativa e premiare la generosità della popolazione – sottolinea il consigliere del Centrodestra per Lonate Mauro Andreoli – questa nostra proposta, semplice e lineare, è stata però bocciata. Fin qui nulla di nuovo, quello che è stato però agghiacciante sono le motivazioni date dall’assessore Derisi ed in generale dalla maggioranza». Sono tre i punti su cui Andreoli critica il gruppo di Uniti e Liberi: «In primo luogo la solita accusa di aver presentato una proposta solo per ricavarne visibilità. Permane dunque il pregiudizio che vede sempre il male in ogni iniziativa portata avanti dall’opposizione, senza discuterla nel merito. In secondo luogo l’Assessore Derisi si è lanciata in una strenua difesa del concetto di sussidiarietà, salvo poi dimostrare di non conoscerlo affatto. Salvo correggere il tiro nel finale, si è attribuita la maternità dell’iniziativa, arrogandosene tutti i meriti e relegando i volontari dell’Associazione partner dell’iniziativa stessa al ruolo di semplici postini che prelevano i buoni dai commercianti e li consegnano all’ufficio servizi sociali.
In terzo luogo ci è stata fatta una lunga paternale sugli interventi già portati avanti dai Servizi sociali, rimarcando la generosità dei relativi stanziamenti. Un elenco francamente non richiesto e fuori luogo. Da ultimo l’Assessore Derisi si è lanciata in vagheggiamenti e frecciatine di natura politica (ma lei non era civica?) tirando in ballo Forza Italia, la perdita di valori del centrodestra e la deriva assistenzialista della Lega… un po’ di polemica di chi nasconde le proprie mancanze attaccando gli altri». In conclusione, per il Centrodestra per Lonate l’assessore è «da bocciare in sussidiarietà». Resta poi il «rammarico» per la bocciatura della mozione, «nonostante la nostra disponibilità a valutare modifiche per limarne le presunte criticità. Abbiamo però inteso come questa amministrazione sia prodiga a patrocinare ogni iniziativa che proviene dalle nostre associazioni, al fine di far bella figura, averne lustro sui giornali, ma sia poi molto più avara quando si tratta di mettere mano al portafoglio (sarebbe bastato anche solo un euro), per premiare la generosità dei cittadini, e dimostrare nei fatti e non solo a parole di credere nell’iniziativa proposta. Un quadro francamente poco edificante su cui invitiamo a riflettere».

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