LONATE POZZOLO – Gli occhi sono gonfi, lucidi. La voce resta strozzata in gola. È una ferita ancora aperta per parenti e amici, che oggi – 19 novembre – hanno ricordato Maurizio Manfredi, il 46enne di Lonate Pozzolo che lo scorso 6 aprile ha perso la vita in un drammatico incidente in moto. Non un caso che il luogo e il momento scelti per l’omaggio sia stata la palestra di via Volta, in occasione del torneo di Taekwondo: non solo una nobile disciplina, ma anche una famiglia, per Manfredi. Che è sempre stato parte attiva del gruppo di arti marziali, al fianco del figlio Gilberto.
Il ricordo
I bimbi sfilano di fronte al pubblico in dobok, accompagnati dai loro maestri. Ma prima di dare il via alla gara, che titola proprio “Trofeo Manfredi“, il commosso ricordo e la consegna delle targhe celebrative. Al centro, il fratello Giuseppe decide di condividere qualche parola: un pensiero affettuoso che si declina in un «sentito ringraziamento» al pubblico, ai maestri e alle istituzioni locali presenti per inaugurare la manifestazione. «Mai avrei pensato che, in questo giorno, mi sarei trovato in palestra per ricordare e onorare mio fratello Maurizio. Il ringraziamento è rivolto a tutti coloro che si sono impegnati per realizzare questo bellissimo torneo, sperando che anche in futuro si possa continuare a farlo».
«Ciao, Maurizio»
Un auspicio che sicuramente è condiviso da chi oggi ha omaggiato «un grande amico», ha sottolineato Vito Monti, punto di riferimento del mondo del Taekwondo, presidente nazionale di Unitam, presidente provinciale di Endas Varese e candidato alla presidenza regionale, oltre che vicepresidente europeo di Song Moo Kwan. Le sue parole sono rimaste strozzate in gola, ma il senso è arrivato forte e chiaro: «Ha sempre lavorato insieme a noi e ha partecipato attivamente». A fargli eco, il maestro Claudio di Salvo: «Ci ha seguiti durante le trasferte all’estero, oltre alla sua simpatia oggi ricordiamo la sua grande disponibilità». Fino al minuto di silenzio, rotto da quel «ciao, Maurizio» declinato in un sonoro applauso.
Il saluto delle istituzioni
In rappresentanza dell’amministrazione comunale, l’assessore Giancarlo Simontacchi (Sport). «La commozione dei presenti è il segno che si tratta di una perdita che non è stata assorbita. Vuol dire che Maurizio ha seminato bene e ha lasciato un ricordo impossibile da cancellare». Di contro, non ha nascosto «il piacere di tornare in questa palestra. A distanza di anni, si vedono i risultati di una scommessa vincente». E ha aggiunto: «Vorrei che chi verrà dopo di me mantenga la promessa che faccio a questa associazione: l’impegno è di mettere a disposizione questo luogo almeno due volte l’anno per permettere lo svolgimento di tornei e iniziative».