Ludobus, educatori e un festival contro la povertà educativa dei minori a Legnano

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LEGNANO – Aumentare le occasioni di crescita e socialità per i più giovani sul territorio, nonostante le restrizioni causate dalla pandemia di Covid-19. È l’obiettivo indicato dall’assessore alla comunità inclusiva, Ilaria Maffei, per il progetto “All in-Relazioni e comunità inclusive” con cui il Comune di Legnano, quale soggetto proponente e capofila di 23 enti, partecipa a “Educare in Comune”, il bando della presidenza del Consiglio per il contrasto della povertà educativa e il sostegno di opportunità culturali ed educative per minorenni. «In particolare – spiega Maffei – ci concentreremo sui minori dai 3 ai 14 anni, su chi incontra difficoltà di inserimento nei contesti scolastici ed extrascolastici, come doposcuola, centri estivi e oratori, proponendo, per esempio, attività laboratoriali outdoor e progetti di partecipazione attiva dei ragazzi. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa co-progettazione che ci dice, ancora una volta, quanto sia importante avere una comunità educante estesa e ramificata sul territorio per affrontare le sfide di ogni giorno».

Comune capofila di 23 enti coinvolti nel progetto

Con il termine di “povertà educativa” si indicano situazioni in cui il minore riscontra difficoltà nel percorso scolastico, scarsa consapevolezza della famiglia rispetto all’importanza dell’istruzione, assenza di misure preventive di contrasto all’abbandono scolastico e, infine, scarsa partecipazione dei minori a esperienze sociali, culturali e aggregative. Partendo da questi bisogni, il progetto propone di sviluppare cinque azioni articolate in una o più attività. Eccole. Educativa di prossimità: il Ludobus, un furgone carico di giochi e materiali con équipe educativa, trasformerà gli spazi pubblici in luoghi di incontri ricreativi; sostegno genitoriale: incontri formativi rivolti ai genitori e consulenze di un’équipe multidisciplinare sulla relazione educativa; inclusione: educatori di comunità opereranno in scuole, centri estivi, oratori per favorire dinamiche inclusive fra minori e instaurare relazioni educative efficaci con gli adulti di riferimento, mentre facilitatori linguistici favoriranno l’inclusione degli stranieri e supporteranno le famiglie, oltre all’orientamento con moduli formativi per la scelta delle scuole superiori; città educativa: scuola aperta con attività pomeridiane nelle scuole per “imparare a imparare” abbinate al sostegno delle attività laboratoriali, e scuola “inside out”, ossia attività che partono dall’ambiente scolastico ed estendono la loro azione agli altri ambienti della vita; comunità educante: laboratorio di comunità con attività dedicate al paesaggio e laboratori di rigenerazione urbana, ma anche consiglio comunale dei ragazzi, coprogettazioni e un festival cittadino di taglio socio-educativo con stand di gioco e workshop.

Per le iniziative richiesti 245.000 euro

A comporre la rete, insieme con il Comune di Legnano, ci sono cooperative sociali, imprese sociali, associazioni, scuole e parrocchie. Per il progetto sono stati richiesti 245.000 euro.

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