Al Lux “La scuola che fa ridere” di Galiano inaugura le attività di Spazio Tempo

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BUSTO ARSIZIOPuò una lezione essere magica? È possibile raccontare Dante, Boccaccio, Manzoni e tutti gli altri autori che studiamo a scuola come se fossero nostri contemporanei? Enrico Galiano, scrittore e insegnante tra i più seguiti d’Italia, scommette di sì. E al Teatro Lux di Busto oggi, giovedì 27 ottobre, alle 21 ci accompagnerà in un viaggio speciale tra storie vissute in classe e vere e proprie lezioni di storia, letteratura e grammatica: per portare la scuola fuori da scuola, con l’idea che possa essere ancora un luogo di bellezza.

«Pochi ma importanti appuntamenti di assoluta bellezza»

Il ricavato di “Prof, posso andare in bagno? La scuola che fa ridere” (biglietti al prezzo di 12 euro intero e 8 euro ridotto – fino ai 15 anni – in vendita da Amadeus Musica) sarà devoluto a Still I Rise, un’organizzazione indipendente nata per offrire istruzione e protezione ai minori profughi e vulnerabili. Lo spettacolo che si terrà nella sala di Sacconago è il primo evento organizzato da Spazio Tempo, associazione nata il 27 settembre a Busto (per maggiori informazioni: spaziotempo.aps@gmail.com) con «l’assoluta missione di affiancarsi al tuo quotidiano bustocco o al tuo pendolarismo a proporti di prendere una pausa, fra un tempo e l’altro, fra un dovere e un altro, a ricavare il tuo spazio, a cercare il tuo anello mancante, ad osservare, ascoltare, capire; a leggere e scrivere; a trovare la propria dimensione attraverso pochi ma importanti appuntamenti di assoluta bellezza».

Un’attività culturale diffusa per la crescita del benessere

«Viviamo una quotidianità arrovellata sulle proprie complessità in cui vogliamo solo fare presto, a ricavare ore e minuti da ammassare ad altro tempo da riempire di cose e doveri. Viviamo senza accorgerci in un tempo a forma di spirale a inghiottire ogni forza e ogni raro barlume di vita vera e vissuta. Viviamo in un tempo in cui è necessario che qualcuno si prenda cura della qualità del nostro tempo, che si faccia custode dei valori più profondi e delle più piccole particelle del nostro essere».
L’associazione non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. In particolare, lo scopo sociale è «contribuire alla crescita del benessere delle persone attraverso un’attività culturale diffusa, operando tramite tutte le forme artistiche ed espressive, promuovendo luoghi e spazi per la formazione, per la creazione e la fruizione del patrimonio culturale e artistico. Contribuire allo sviluppo sportivo, culturale e civile dei cittadini e alla sempre più ampia diffusione della democrazia e della solidarietà nei rapporti umani, nonché alla pratica e alla difesa delle libertà civili, individuali e collettive».
Fulcro di Spazio Tempo è la sede di via Don Marelli 4 nel centro del quartiere, dove si terranno molte delle sue attività: «I sette soci fondatori, per la maggior parte bustocchi, si impegneranno in prima persona per la realizzazione dei progetti che verranno organizzati nei prossimi mesi».

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