Al Maga viaggio virtuale nelle miniere di sale, Migliora riflette sul progresso

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GALLARATEUn viaggio nelle miniere di sale siciliane, attraverso un percorso con installazioni ambientali e un’animazione digitale in realtà virtuale: dal 10 ottobre al 13 dicembre il Maga di Gallarate ospiterà “Lo spettro di Malthus”, personale di Marzia Migliora a cura di Matteo Lucchetti. Il progetto, vincitore dell’Italian Council 2019, è dedicato all’insostenibilità del rapporto tra produzione di cibo, merce e plusvalore del modello capitalista in relazione allo sfruttamento delle risorse umane, animali e minerarie. Per visitare la mostra, che è a ingresso gratuito e sarà aperta da martedì a venerdì dalle 10 alle 17, e al sabato e alla domenica dalle 11 alle 18, è richiesta la prenotazione telefonando al numero 0331/706011 o inviando un’e-mail all’indirizzo info@museomaga.it.

Le conseguenze di monoculture e allevamenti industriali

Il lavoro, ambientato in gran parte nelle miniere di salgemma siciliane di Petralia e Racalmuto è l’ideale conclusione del ciclo di ricerca compiuto negli ultimi anni da Marzia Migliora; il titolo richiama la teoria enunciata da Thomas Malthus, economista e demografo inglese (1766-1834), che teorizzava, già a fine diciottesimo secolo, il problema dell’insostenibilità tra crescita demografica e produzione alimentare, indicando, come conseguenze di monoculture e allevamenti industriali, possibili carestie e pandemie a livello globale. «Le motivazioni – ha dichiarato Lucchetti – che hanno portato l’artista a esplorare le contraddizioni insite nei modelli produttivi agricoli industrializzati, o le pratiche estrattive intensive del capitalismo neoliberale, sono ancorate alla convinzione che i paradigmi sui quali si basa l’esistenza del mondo industrializzato che conosciamo siano alla radice delle emergenze presenti e future che il genere umano si sta progressivamente trovando ad affrontare».

Una ricerca pluriennale su lavoro, risorse naturali e ambiente

«Questa non è la prima volta che Marzia Migliora lavora a Gallarate», ha ricordato Alessandro Castiglioni, conservatore del Maga. «È infatti presente nella collezione del museo con l’opera “Made in Italy”, realizzata nel 2016 e dedicata alle complesse vicende di sfruttamento e rinaturalizzazione del torrente che attraversa la città, in relazione all’esplosione e successiva crisi dell’industria tessile lombarda dagli anni Cinquanta a oggi. Con l’opera “Lo Spettro di Malthus” prosegue una ricerca pluriennale dedicata a lavoro, risorse naturali e ambiente, interrogando ciascuno di noi sulle responsabilità, individuali e collettive, relative all’uso e sfruttamento di risorse e forza lavoro».
Come ha spiegato Lucchetti, «il progetto nasce da una serie di ventiquattro collage, iniziata nel 2017 con il titolo “Paradossi dell’abbondanza”, che mescolano la tecnica del disegno alla tradizione del papier collé, per raccontare le contraddizioni vissute in campo agricolo dalla prospettiva degli agricoltori stessi, che siano gli stagionali migranti dei nostri giorni, i braccianti delle piantagioni coloniali oppure, più semplicemente, provenienti dal background contadino vicino all’artista e alla storia della sua famiglia».

Un viaggio nelle profondità della terra

«“Lo spettro di Malthus” è stato immaginato come un’immersione nelle viscere della terra, fino a oltre cento metri sotto il livello del mare. Questa è la quota più profonda alla quale si trova il salgemma estratto da secoli nelle miniere siciliane di sale, in stratificazioni geologiche che si sono formate sei milioni di anni fa. Il lavoro, che prende la forma di un video in realtà virtuale, permette un viaggio, altrimenti impossibile, nei tunnel scavati in profondità dall’uomo: appaiono come intestini popolati da animazioni provenienti dai disegni, i quali visualizzano alcuni passaggi fondamentali del conflitto tra il cosiddetto progresso e i suoi costi all’interno dell’ecosistema». Accompagna l’iniziativa un’edizione d’artista, in forma di rivista, distribuita a ottobre con il settimanale Internazionale; è stata preceduta da un eBook, scaricabile dal sito www.museomaga.it, dedicato agli sketchbook inediti di Migliora, che svelano e anticipano il percorso di ricerca e produzione al quale sta lavorando da oltre un anno. La mostra è stata realizzata grazie al sostegno di Italian Council (VI Edizione, 2019), programma di promozione di arte contemporanea nel mondo, della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.

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