Busto, ancora sette giorni per il verdetto sul Campus sportivo di Beata Giuliana

BUSTO ARSIZIO – La verità su palaghiaccio e palaginnastica di Beata Giuliana? Arriva tra sette giorni. Un’altra proroga per la scadenza della presentazione delle proposte progettuali del piano di project financing, dopo i tre mesi in più già concessi per l’emergenza Covid. Stavolta però si tratta di un rinvio esclusivamente “tecnico”, legato ad un blocco della piattaforma Sintel e alla necessità di concedere ai potenziali partecipanti il tempo materiale per caricare sul portale regionale di e-procurement la poderosa documentazione richiesta, in particolare le tavole progettuali che richiedono molto tempo per l’upload.

Slitta il verdetto

In seguito al blocco dei sistemi per attività di manutenzione sulla piattaforma Sintel, verificatosi nei giorni scorsi, la scadenza del 15 settembre è automaticamente slittata a martedì prossimo, 22 settembre. Entro quella data, gli operatori interessati a realizzare l’ambiziosissimo Campus sportivo di Beata Giuliana dovranno scoprire le carte, e presentare “nero su bianco” (o meglio, caricare sulla piattaforma) i progetti definitivi e le garanzie economiche, coperte da fidejussioni, per concretizzare il piano di project financing redatto dal pool di imprese guidato dalla Noka Service. Un passaggio decisivo per capire se questa volta, dopo il flop del precedente tentativo, quando l’operazione (varata ai tempi della seconda amministrazione Farioli) si incagliò dopo l’esclusione della società vincitrice della gara per il completamento e la gestione del Campus, a causa di una fidejussione irregolare.

L’ambizioso piano

Da Palazzo Gilardoni continua a filtrare cauto ottimismo sulla riuscita dell’operazione. Speranza in attesa di certezze. Il pool radunato attorno alla Noka (con le imprese Acquaverde costruzioni e Antonelli impianti srl, che stando ai rumors potrebbero essere affiancate da altri partner) sembrerebbe ancora della partita, e non è detto che la sfida non possa essere raccolta anche da altri operatori. Sul piatto ci sono i 4 milioni e mezzo stanziati dall’amministrazione comunale per la realizzazione del palaginnastica, la nuova “casa” a lungo attesa dalla società di ginnastica Pro Patria Bustese Sportiva, a cui i privati dovranno aggiungere risorse per realizzare le altre strutture: palaghiaccio, centro medico, spazio coperto per gli eventi, negozi, ristoranti, impianto di cogenerazione di energia. In tutto almeno 22 milioni di euro per un’iniziativa destinata a cambiare il volto ad un’area che 13 anni fa era stata “promessa” a quel nuovo palaghiaccio con cui l’allora presidente della Provincia di Varese Marco Reguzzoni pensava di rimpiazzare l’obsoleto Palalbani del capoluogo.

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