Paola Magugliani: “Il sindaco sapeva del principe. Speroni? Mi ha sorpresa”

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BUSTO ARSIZIO – «Il sindaco sapeva dell’idea di far inaugurare la piazza al principe Emanuele Filiberto. E non è assolutamente vero che agisco senza condividere le questioni». Paola Magugliani non ci sta a finire nel “tritacarne” della politica «per un’iniziativa pensata solo per dare visibilità a  Busto». E nemmeno immaginava che il possibile arrivo di un Savoia in città potesse scatenare la reazione della Lega. «Anche perché solo poche settimane Emanuele Filiberto è stato accolto in Regione Lombardia dove ha incontrato il governatore Attilio Fontana».

Paola Magugliani, pare che l’idea di portare in città un Savoia, anche solo per un evento slegato dalla politica, ma importante per l’amministrazione e atteso dalla città, abbia scatenato un putiferio. Se l’aspettava?
«Per nulla. Sono davvero stupita e, a dir la verità, non vedo quale sia il problema».

Il problema è politico e lo ha spiegato Francesco Speroni: tra i Savoia e la Lega non c’è “feeling”. Tant’è che il segretario del Carroccio, qualora non si facesse un passo indietro, si dice pronto a fare opposizione. Insomma che si fa?
magugliani sindaco principe«E’ una posizione che mi sorprende. Il principe è stato recentemente ricevuto in Regione dal governatore Fontana. Su Facebook ci sono anche le foto dell’incontro e un post che parla di un colloquio sereno. Insomma non immaginavo che alla mia proposta venisse data una sfumatura politica. Anche perché non è mai stata mia intenzione porla su quel piano».

Per quale motivo allora ha pensato proprio al principe?
«E’ tutto più semplice di quel che si pensa. Il mio unico obiettivo è dare grande visibilità a un momento importante come l’inaugurazione della nuova piazza Vittorio Emanuele. Portare il principe avrebbe dato molta risonanza e portato attenzione. Non solo alla piazza, ma all’intera città».

Ma alla fine Emanuele Filiberto verrà oppure a questo punto si cambia strategia?
«Calma. Rientrerò a Busto nei prossimi giorni e affronterò la questione anche con Francesco Speroni. Voglio spiegare con chiarezza come tutto è nato. Sgomberare il campo da ogni equivoco e ribadire che non è una questione politica, bensì di marketing territoriale. Il Marketing è una delle mie deleghe accanto a quella dei Grandi Eventi e dei Rapporti istituzionali. Una competenza quest’ultima che mi è stata affidata, in base alla quale ho allacciato tutta una serie di rapporti e aperto canali di dialogo. Forse Speroni di questa mia delega non ne era a conoscenza. Inoltre, dettaglio non trascurabile, bisogna anche capire se Emanuele Filiberto è disponibile».

A dire il vero più che delle sue competenze, la Lega, ma anche qualche assessore, pare si sia lamentato del suo metodo di agire. Troppo solitario e senza condivisione. Le torna?
«Non è assolutamente vero. Sono in Comune ogni giorno e insieme ai miei colleghi di giunta condivido ogni cosa. Lo dimostra il fatto che in molti eventi il lavoro di squadra viene sempre evidenziato. Anche dalla sottoscritta. Anzi, della collaborazione che siamo riusciti a costruire sono molto soddisfatta. Detto questo anch’io condivido ciò che dice Speroni quando sottolinea l’importanza del gruppo rispetto al singolo».

Però sulla questione del principe tutti dicono che non ne sapevano nulla. Giusto?
«Avevo informato il sindaco. Per far comprendere il clima davvero sereno in cui è nata la cosa, posso dire che quando gliel’ho detto ha scherzato sul fatto che anche lui si chiama Emanuele come il principe. E’ chiaro poi che l’idea sarebbe stata approfondita e condivisa anche con gli altri componenti della giunta. Non l’avevo ancora fatto per il semplice motivo che si tratta di un evento che non prevede alcun esborso economico per il Comune. Tutto qui».

Ufficialmente però gli unici a difenderla “senza se e senza ma” sono stati quelli di Busto grande, tanto che c’è chi sostiene che lei sia ormai l’assessore di riferimento di quella parte di maggioranza che sta anche in minoranza. E’ così?
«Non lo so. Quel che posso dire è che con Busto grande ho condiviso e sostenuto la scelta di candidare Emanuele Antonelli dalle primarie fino alla vittoria delle elezioni. Diciamo che con loro c’è un forte legame e un’ottima collaborazione su una serie di progetti».

 

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