Malpensa, ai 1500 dipendenti di Air Italy 10 mesi di cassa integrazione

Air Italy licenziamento collettivo

MALPENSA – Boccata d’ossigeno per i quasi 1500 dipendenti di Air Italy: il governo assicura fino a dieci mesi di cassa integrazione per scongiurare il rischio del licenziamento collettivo, alla vigilia della scadenza del blocco dei licenziamenti previsto dai decreti Covid. «Ora un progetto industriale per una newco» chiedono le organizzazioni sindacali, che non perdono la speranza di costruire una prospettiva per i lavoratori lasciati a terra dalla messa in liquidazione del vettore sardo-qatariota. Sono 950 i dipendenti Air Italy basati a Malpensa.

Il vertice con il ministro

Al tavolo “virtuale” di questa mattina, 4 agosto, con il ministro del lavoro Nunzia Catalfo, arrivano le prime garanzie per i 1450 dipendenti del vettore che prima del lockdown ha messo a terra i suoi aerei nelle due basi di Malpensa e Olbia. I dieci mesi di cassa integrazione arrivano alla vigilia del blocco dei licenziamenti, che scade il 17 agosto: la norma che estenderà anche ai lavoratori Air Italy la CIG già prevista dai precedenti provvedimenti per altre categorie lavorative, è stata già inviata alla Ragioneria generale dello Stato e verrà inserita nel prossimo decreto del governo. Secondo quanto emerso dal vertice, nei giorni scorsi i vertici societari della compagnia hanno lasciato la porta aperta agli ammortizzatori sociali, mentre il ministro Catalfo ha garantito che «il governo si sta muovendo contemporaneamente con il coinvolgimento diretto di più ministeri per la creazione di un percorso industriale in grado di riassorbire al lavoro tutti i dipendenti Air Italy».

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La reazione dei sindacati

Le organizzazioni sindacali presenti al tavolo (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-TA, Associazione Piloti, Cobas e Usb) hanno accolto positivamente l’annuncio del ministro Catalfo. «Per la prossima settimana si attendono sviluppi – afferma il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito – ora al tavolo interministeriale si costruisca un percorso industriale che dia prospettiva ai lavoratori Air Italy che esprimono altissime professionalità nell’ambito del trasporto aereo, uno dei settori più colpiti dalla crisi Covid-19». Il segretario generale della Fit-Cisl Salvatore Pellecchia aggiunge che «ora c’è tempo per avviare un percorso negoziale finalizzato a costruire un progetto industriale che veda al tavolo i tre ministeri, i sindacati, i commissari dell’azienda e anche le due Regioni interessate, ovvero Sardegna e Lombardia». Anche per la Uiltrasporti, nelle parole del segretario generale Claudio Tarlazzi e del segretario nazionale Ivan Viglietti, «questo è quanto avevamo chiesto. Nei prossimi mesi si dovranno costruire i percorsi industriali di risposta a tutti i lavoratori Air Italy, e sin da adesso siamo impegnati per ottenere un risultato definitivo».

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