Malpensa, Aviapartner non anticipa la cassa integrazione. Flai: famiglie a rischio

Malpensa Aviapartner cassa integrazione

MALPENSA – Le società di handling Aviapartner e Aviation Services non intendono anticipare nel cedolino paga la quota di cassa integrazione ai lavoratori. «In questo modo migliaia di lavoratori, a Malpensa e distribuiti su diversi aeroporti nazionali, non hanno la possibilità di un reddito mensile per poter vivere». A denunciarlo è Andrea Orlando del sindacato Flai, sottolineando che altre società operanti nello stesso contesto – per esempio Airport Handling nei due scali milanesi – hanno prontamente sottoscritto gli accordi con le organizzazioni sindacali, impegnandosi ad anticipare la quota ai lavoratori in busta paga , garantendo il salario.

Solo 9 settimane di copertura

Con Malpensa e tutti gli aeroporti italiani al minimo dell’operatività, Aviapartner e Aviation Services, fanno sapere dalla Flai, hanno manifestato inoltre l’intenzione di attivare la cassa integrazione ai sensi dell’articolo 19 del Decreto Legge 18 del 17 Marzo 2020, con l’intervento di sole 9 settimane di copertura. «Questa assurda scelta aziendale, che metterà in grossa difficoltà lavoratori e famiglie, è probabilmente dettata dall’interesse delle aziende guidate dalla loro associazione datoriale Assohandlers di pagare meno oneri accessori allo Stato per l’attivazione dello strumento di integrazione salariale, senza attivare come previsto per il comparto del Trasporto aereo la Cassa integrazione guadagni straordinaria che prevede una copertura molto più ampia per i lavoratori con anche l’integrazione del Fondo del trasporto aereo per aumentare il reddito in cassa integrazione a migliaia di lavoratori».

L’intervento del ministero

Orlando rende noto di aver già comunicato che sta accadendo ai ministeri del Lavoro e dei Trasporti, «per un intervento immediato e risolutivo per denunciare questa operazione spregiudicata che mette a rischio migliaia di famiglie».

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