MALPENSA – I 49 passeggeri di Qatar Airways atterrati oggi, 20 maggio, alle 12.51 da Doha, segnano di fatto la riapertura del traffico intercontinentale di linea a Malpensa dopo i due mesi e mezzo di lockdown. Domani, sempre al Terminal 2, ci sarà il ritorno di un’altra prestigiosa compagnia, Emirates, in arrivo da Dubai. Si tratta di una ripresa lenta e graduale che, secondo l’amministratore delegato di Sea, porterà alla riapertura del Terminal 1 tra la metà di giugno o massimo gli inizi di luglio.
Le compagnie vogliono tornare
Se, come sembra, dal 3 giugno sarà permesso spostarsi da una regione all’altra e verso gli altri Paesi Europei, «ci aspettiamo una prima ripartenza lenta e graduale», ha detto l’amministratore delegato di Sea, Armando Brunini, presente oggi al Terminal 2. Fino al raggiungimento dei 3mila passeggeri al giorno (oggi sono mille) rimarrà l’unica aerostazione aperta. Il numero uno di Sea si è sbilanciato anche su una possibile data di ripresa delle attività dal Terminal 1: «A giugno e luglio numerose compagnie ci hanno detto di voler ricominciare a volare. Ciò significa che per rispettare il distanziamento sociale dovremo spostarci al Terminal 1. Questo dovrebbe accadere tra metà giugno e inizio luglio».
Il ritorno di Qatar ed Emirates
Nel frattempo oggi con Qatar e domani con Emirates riprendono ufficialmente i voli intercontinentali di linea. Sono ancora pochi i passeggeri a bordo, a causa delle restrizioni che limitano le possibilità di muoversi, ma è un segnale di speranza. «Sono voli che al momento hanno tre frequenze settimanali, ma ci auguriamo che da luglio possano diventare voli giornalieri», commenta il direttore dell’airport management Alessandro Fidato. Il ripristino dei collegamenti verso Doha e Dubai, sottolinea, è importante anche per il movimento delle merci: «Sono aerei che in stiva trasportano fino a 10 tonnellate di merce. Malpensa si conferma così porta d’ingresso strategica per la merce e in particolare per gli apparati medicali e i dpi tanto richiesti in questo momento di pandemia».