Tagli al Malpensa Express, Pd e M5S con i pendolari: «Regione ripristini il servizio»

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MALPENSA – «Trenord accolga le richieste dei pendolari e faccia chiarezza su presente e futuro di una linea fondamentale per il nostro territorio». Lo dichiara Samuele Astuti, consigliere PD in Regione Lombardia, facendo eco alle istanze del Comitato Pendolari Trenord Busto Arsizio, alla luce delle dichiarazioni di Marco Piuri, l’amministratore delegato di Trenord che ha annunciato la riduzione delle corse del Malpensa Express per Cadorna scatenando le proteste dei pendolari.

Metà servizio, stesso costo

«L’abbonamento al Malpensa Express non è certo economico, la Regione non può dimezzare un servizio e mantenere inalterati i costi. Una riduzione dei treni, che doveva essere temporanea, dalle dichiarazioni di Piuri sembra oramai una scelta definitiva o quantomeno a lungo termine, dannosa per i pendolari di Busto e per i tanti lavoratori di Malpensa», rincara la consigliere comunale di Busto dei 5Stelle Claudia Cerini.

Penalizzati i cittadini

Per Astuti occorre «Ripensare il sistema di trasporti in modo integrato, scaglionando l’ingresso negli uffici e nelle scuole per evitare l’afflusso nelle ore di punta, come sostenuto dallo stesso Piuri, sarebbe anche una tesi condivisibile – incalza il consigliere regionale dem –  ma la variazione degli orari delle corse non può essere pensata saccheggiando la tratta Malpensa Express verso Cadorna e dirottandone i convogli per rimpolpare altre linee ferroviarie. Data la diminuzione del traffico da e verso l’aeroporto, non bisogna commettere l’errore di pensare che quella linea sia ad appannaggio esclusivo dei turisti, perché gli abitanti di Busto, Saronno e delle zone limitrofe hanno delle esigenze che vanno rispettate, anche a fronte del prezzo dell’abbonamento perché va ricordato che la tratta in questione effettua solo servizio di prima classe».

Nessun riguardo per l’ambiente

«Qual è l’importanza che Trenord attribuisce all’ambiente, e quale il rispetto per le tante categorie di lavoratori penalizzati dalla riduzione delle corse nonostante sia rimasta invariata la presenza dei pendolari? – si chiede il consigliere regionale del M5S Roberto Cenci che punta il dito sul problema ambientale in conseguenza ai tagli di Trenord sulla tratta Malpensa – Cadorna: « La sostenibilità è uno dei temi fondamentali di cui mi occupo in prima persona, e che riguarda tutto il Paese non solo il territorio, dover accettare che un lavoratore abbonato ( che affronta costi notevoli) non possa usufruire del servizio e debba invece utilizzare l’auto per recarsi sul posto di lavoro è inaccettabile, bisogna intervenire». Per Cenci  le giustificazioni di Piuri non bastano: «Ci sono seri problemi di carattere ambientale e lavorativo da risolvere, chiosa il portavoce regionale, e dobbiamo risolverli al più presto».

Riportare il servizio a regime

«Dato che si tratta di una linea che ha visto importanti investimenti – conclude invece Astuti – è giusto aspettarsi una spiegazione chiara da parte di Trenord che ha il dovere, innanzitutto, di riportare a regime il servizio o quantomeno indicare quando intende farlo e, in secondo luogo, di fare chiarezza sul futuro della linea, poiché, una volta finita l’emergenza, con la ripresa a pieno ritmo delle attività e il ritorno dei turisti, riemergeranno tutte le criticità e le carenze strutturali. Infine, ricordo che l’emergenza sanitaria è ancora in corso e, quindi, bisogna mettere in campo tutte le misure adatte per evitare gli assembramenti che si creerebbero costringendo i pendolari che normalmente usufruirebbero del Malpensa Express per raggiungere la stazione di Milano Cadorna, ad andare fino alla Stazione Centrale per poi riversarsi in metropolitana», chiosa il consigliere dem.

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