Ferrovia Malpensa-Gallarate, ok dal Tar al rinvio della causa di Cardano e Casorate

Ferrovia Malpensa T2 Gallarate

MALPENSA – Il Tribunale amministrativo regionale della Lombardia ha accolto la richiesta di rinvio della trattazione della causa sul progetto ferroviario per unire il Terminal 2 di Malpensa con Gallarate. L’esito è stato pubblicato ieri, 21 maggio, a seguito della richiesta da parte dei Comuni di Casorate Sempione e Cardano al Campo di una proroga per inserire alcune integrazioni al verbale dell’ultima Conferenza dei servizi, avvenuta lo scorso 15 aprile. L’incontro era stato messo a calendario per discutere il perfezionamento dell’intesa Stato-Regione sulle aree demaniali, con un risultato che di fatto dava il via libera da parte del Ministero. E che lasciava l’amaro in bocca alle amministrazioni coinvolte. Ora la seconda udienza pubblica è stata fissata per gennaio del 2022.

L’antefatto

Solo un mese fa, il sindaco di Casorate, Dimitri Cassani, si diceva «non soddisfatto» dell’ultima Conferenza dei servizi, riaperta dopo il parere negativo dello scorso 20 gennaio. Almeno due i motivi. Intanto, Parco del Ticino non era stato invitato al tavolo di discussione «perché considerato un ente che ha solo un interesse di carattere ambientale». Quando in realtà «a nostro giudizio ha una competenza anche urbanistica, che lo rende un interlocutore essenziale per affrontare il tema». Si trattava, in sostanza, di «un vizio di forma che avrebbe dovuto rendere la conferenza nulla». A questo si era aggiunta «l’impressione che non siano nemmeno stati letti i documenti inviati dal Comune». Al punto che «già il 13 aprile era arrivata una risposta, in cui si diceva che il parere sarebbe diventato positivo: due giorni prima dell’incontro». Insomma, una serie di fattori che hanno spinto a prendere ulteriori provvedimenti, ora accolti dal Tar.

L’esito del Parco

Nei giorni scorsi, inoltre, il Tar ha accolto anche la richiesta del Parco del Ticino di annullare la decisione della presidenza del Consiglio dei ministri. La stessa che lo scorso agosto ha respinto l’appello dell’ente che tutela il patrimonio verde del territorio. Si trattava di una sorta di possibilità esclusiva, visto che il Parco è considerata un’amministrazione che ha fra i suoi principali obiettivi la salvaguardia ambientale e paesaggistica, oltre che della salute pubblica. Senza dimenticare la difesa dei cittadini che si sono apertamente dichiarati contrari all’opera prima della conclusione dei lavori della conferenza dei servizi. Ora, con questo esito, il Parco dovrà essere riconvocato dalla presidenza del Consiglio dei ministri per avere un responso. Le condizioni, restano sempre le stesse, quei 3 milioni di euro di compensazioni utili per contenere l’impatto della posa dei binari.

Ferrovia Malpensa T2-Gallarate, il Tar rimanda l’esito del ricorso

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