MALPENSA – «Determinazione di conclusione negativa della conferenza». Si chiude così l’iter della conferenza dei servizi decisoria, convocata dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sul progetto della ferrovia Gallarate-T2 Malpensa. Il provvedimento, firmato da Danilo Scerbo, dirigente del dicastero retto da Paola De Micheli, è stato pubblicato ieri, 20 gennaio, al termine della procedura formale per l’acquisizione dei pareri e delle autorizzazioni sul progetto definitivo della controversa opera che collegherebbe la ferrovia del Sempione con l’aeroporto della brughiera.
Casorate decisiva
Leggendo gli atti, è evidente come sia stata decisiva, ai fini della conclusione negativa, l’opposizione espressa dal Comune di Casorate Sempione con il proprio «parere negativo alla realizzazione dell’infrastruttura». L’atto del ministero infatti specifica che «l’espressione di dissenso del Comune di Casorate Sempione comporta la necessità di assumere una determinazione di conclusione negativa della Conferenza di Servizi». Cosa comporterà questo stop tecnico-burocratico in sostanza? Se lo chiedono un po’ tutti, a partire da Casorate.
Il sindaco: «Potrebbe bloccare l’iter?»
Dove la notizia ha provocato soddisfazione ma anche un certo stupore: «Lo stesso Ministero che ha resistito in giudizio contro il ricorso al Tar presentato insieme a Legambiente e al Parco del Ticino ora produce questa decisione – ammette il sindaco di Casorate Sempione Dimitri Cassani – non sappiamo di preciso cosa possa comportare, stiamo cercando di verificare con il nostro legale per capire le conseguenze di questo atto. Potrebbe bloccare l’iter dell’opera». Casorate partecipava alla conferenza dei servizi per via di alcune aree demaniali toccate dal progetto: «Noi abbiamo ribadito al Ministero il parere negativo espresso nella conferenza dei servizi in Regione. Ed è l’ennesima conferma che la nostra posizione è sempre stata ferma, al di là dell’appartenenza politica».
Marson: «Primo intoppo per l’opera»
Esulta, dall’opposizione casoratese, anche l’ex vicesindaco Tiziano Marson, da sempre in prima linea contro la ferrovia che taglia la brughiera: «È il primo parere negativo nei confronti dell’opera, il primo intoppo ad un iter che non finora non aveva mai trovato ostacoli. Anche simbolicamente, ha un significato importante, perché conferma quello per cui ci siamo sempre battuti e soprattutto ci conforta sul fatto che hanno un fondamento le obiezioni storicamente espresse da Casorate lungo tutte le amministrazioni che si sono succedute. Inoltre, penso che questo pronunciamento possa pesare di fronte al Tar, quando entrerà nel merito del ricorso».
Gallarate-T2 Malpensa, Casorate valuta la sospensiva. Minoranza per il piano d’area