MALPENSA – Si conferma il sogno americano, l’Oriente recupera a ritmi vertiginosi, vince come sempre il mare e, a sorpresa, vanno fortissimo le città europee, grazie in particolare alle compagnie low cost che su questo segmento hanno scommesso continuando ad ampliare le destinazioni e il numero di collegamenti. Sono mezzo milione i passeggeri in transito nel primo weekend di agosto dagli aeroporti di Milano. Nello stesso periodo di riferimento, lo scorso anno si fermarono a 425mila, a ulteriore dimostrazione che i tempi erano maturi per riaprire lo scorso 31 maggio il T2 per contenere i grandi volumi della ripresa del traffico aereo che nemmeno il caro biglietti è riuscito – almeno per il momento – a frenare.
Quanti sono?
I dati disaggregati parlano di 110mila viaggiatori in transito da Linate e 390mila da Malpensa. Scrutando i tabelloni delle Partenze degli scali milanesi si nascondono i gusti degli italiani e le tendenze per l’estate 2023. Ma prima di tutto: quanti sono? Secondo le previsioni di Sea, da ieri venerdì 4 agosto a lunedì prossimo la media dei passeggeri a Malpensa è stata di 95.000 al giorno, mentre a Linate si è attestata attorno alle 27mila unità. La giornata di picco in brughiera è attesa per domani, mentre al Forlanini il clou dell’esodo estivo è posticipato di 24 ore.
Dove vanno?
Sempre più italiani, dunque, tornano a concedersi una vacanza e a scegliere l’aereo come mezzo di trasporto. Un altro dato significativo: nel 2015 a invadere i due Terminal di Malpensa nel primo weekend lungo di agosto furono 266mila persone contro i 390mila di oggi, a dimostrazione che (archiviata la parentesi buia della pandemia) la tendenza nel lungo periodo in brughiera è comunque di forte crescita. Per quanto riguarda i voli charter, le mete più gettonate nel corto-medio raggio sono la Grecia, la Spagna, la Turchia e il Nord Africa. Grazie al ricchissimo ventaglio di destinazioni offerte dalle tre low cost (easyJet, Ryanair e Wizz Air), tantissimi italiani alla ricerca spasmodica di prezzi alla propria portata hanno scelto di tornare allo scoperta dell’Europa, partendo non soltanto per le grandi capitali (Londra, Parigi, Amsterdam) ma studiando viaggi alternativi sfruttando le più disparate e remote destinazioni servite. Per quanto riguarda le mete a lungo raggio, sono due le tendenze evidenti: il ritorno progressivo (anche se ancora lontano dai livelli pre-Covid) dell’Oriente, il segmento che più di ogni altro ha sofferto negli ultimi anni, e l’esplosione del Nord America. Tutti i voli da e per gli Stati Uniti e Canada sono strapieni, in entrambe le direzioni. Si segnala infatti un traffico incoming di turismo americano con numeri da boom, ancora superiori all’invasione a stelle strisce registrata nel 2022.