«Masterplan Malpensa: non firmate, è un percorso di insidie e strane promesse»

Malpensa masterplan jimmy pasin

Sulla stampa locale si parla ancora dell’incontro (l’ultimo?) che Regione Lombardia ha messo in programma con Voi, ENAC e SEA, lunedì prossimo, 6 giugno.

In questi mesi mi sono sempre chiesto quale fosse il fine di questi incontri che hanno come tema un fantomatico “accordo” tra il territorio ed i progetti di ampliamento di una importante azienda come SEA. Il Masterplan infatti ha un suo iter ben preciso con proposte di sviluppo funzionali alla società di gestione dell’aeroporto e con precise indicazioni di mitigazioni e compensazioni ambientali. Il tutto confezionato all’interno di diversi documenti contenuti nello “STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE”. Questo documento, lo SIA, è stato presentato, aggiornato, corretto, integrato, negli ultimi due anni, ed è da tempo nei cassetti dei Ministeri competenti per una sua VALUTAZIONE, ovviamente comprese le osservazioni che enti, associazioni e cittadini hanno presentato.

Manca, sembra, solamente il parere di Regione Lombardia, che tutti danno per positivo, ma che tarda ad arrivare perché sembra voler essere scritto solo a seguito di un accordo con gli enti locali più coinvolti “direttamente”.

Tali enti, CUV e Parco, hanno già espresso il loro parere e quindi mi chiedo come sia possibile sottoscrivere un parere opposto a quello già presentato.

Secondo quanto letto nelle ultime settimane, sembrano aprirsi ipotesi di diverso intervento di SEA, una diversa articolazione della superficie del sedime, cessioni di area interne al territorio mai previste prima, potenziamenti di infrastrutture o nuovi tratti stradali che non potrebbero certo essere realizzati da SEA e quindi difficilmente inseribili nel “Masterplan” o nello STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE in funzione di compensazioni ambientali.
Ed in ogni caso, tutti progetti mai messi a disposizione all’interno di una procedura di VIA o di VAS per essere oggetto di osservazioni da parte di tutti gli attori (in sostanza: perché non sarebbe a tutti concesso di presentazione una osservazione su queste nuove “varianti” che verrebbero previste dall’accordo tra CUV e Regione?).

Infine mi sorge spontaneo un dubbio: come mai, a poche settimane (credo) dalla VALUTAZIONE di IMPATTO AMBIENTALE che verrà redatta dai Ministeri competenti, SEA propone incredibili stravolgimenti del suo stesso piano di sviluppo (cessione di aree interne, abbandono, forse, della terza pista – elemento che invece nel Masterplan è essenziale per la volontà di occupare aree esterne), perché, dicevo, si vuole arrivare a tutti i costi ad una sottoscrizione da parte dei Sindaci del CUV di un documento “positivo” nei confronti di quel progetto.

C’è forse la paura che la VIA possa essere negativa?
C’è forse l’ipotesi che, a fronte di una possibile bocciatura, un documento “positivo” sottoscritto dai Sindaci del CUV possa dare una spinta “politica” alla VIA?

Io, purtroppo, non vedo altre indicazioni che possa dare un documento simile: se fosse un documento “tecnico” dovrebbe essere nello SIA, altrimenti è un documento “politico”, e quindi poco attinente con il percorso all’interno di questa procedura, e, per altro, con la “strana” presenza dell’azienda soggetto dell’intervento all’interno di queste “riunioni”.

Da semplice cittadino, chiedo quindi ai Sindaci del CUV, di sottrarsi a questo strano percorso, a mio parere pieno di insidie e di strane promesse che né SEA, né Regione Lombardia possono assumere a loro stesse.

Non siate i Sindaci, i primi Sindaci del CUV, da cinquant’anni, ad essere ricordati per aver sottoscritto la proposta di SEA di allargare (inutilmente), il proprio sedime a scapito di una importante e delicata area ambientale del nostro territorio.

Sicuro che così non sarà, vi porgo i miei più sentiti saluti uniti all’augurio di continuare a governare al meglio il nostro territorio.

Jimmy Pasin
(architetto e cittadino di Somma Lombardo)

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